Alta tensione nel governo e nella maggioranza sul tema caldo degli F35, il tutto in una settimana già complicata per l’esecutivo e alla vigilia di un Consiglio dei ministri decisivo sul fronte economico. E che le acque siano decisamente agitate lo testimonia un duro scontro verbale tra i ministri degli Affari Regionali, Graziano Delrio e della Difesa, Mario Mauro, tra i più accesi dall’insediamento di Enrico Letta. Ad accendere la miccia una dichiarazione del ministro del Pd, poi puntualizzata, nella quale Delrio si dice a favore di “un’istruttoria” per “rimodulare la spesa” sui cacciabombardieri visto anche che “l’emergenza vera non è quella della difesa, ma del lavoro dei giovani”, dunque “non ha senso spendere risorse nel comparto militare”.

Parole che fanno andare su tutte le furie il ministro della Difesa Mauro che puntualizza che il governo non farà nessuna marcia indietro: “Non ho partecipato – attacca Mauro – a nessun Cdm nel quale il governo abbia cambiato posizione” su questo fronte. Evidentemente, ironizza, “c’é stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto…”. Delrio interviene per precisare e smorzare i toni (“ho sostenuto che bisogna fare un’istruttoria supplementare con dati certi rispetto agli impegni assunti, anche a livello internazionale”), ma la tensione è palpabile. Tanto più che per tutto il giorno nella maggioranza si lavora faticosamente a un’intesa che porti a una posizione unitaria domani in Aula quando si voteranno le mozioni sull’acquisto dei cacciabombardieri. Impresa non facile che potrebbe portare anche ad uno slittamento alla prossima settimana. Anche perché se il Pd sembra non troppo lontano da una sintesi al proprio interno che faccia rientrare anche l’ala più ‘pacifista’ (che ha sottoscritto una mozione sugli F35 con Sel ed M5s), più complicata sembra la prospettiva di una risoluzione sottoscritta dai Dem insieme a Sc e Pdl. Anche perché nel testo del Pd si prevedrebbe un, più o meno, esplicito riferimento al fatto che durante l’indagine conoscitiva sugli F35 (sulla quale tutti i gruppi sulla carta sono d’accordo) vengono sospesi gli acquisti di questo tipo di armamento. “Non c’é intesa, i gruppi stanno lavorando”, fa sapere il ministro Mauro in serata al termine di una riunione con i capigruppo di maggioranza ma ribadendo che quella della risoluzione Pd-Sc-Pdl “é l’unica strada possibile”. Ma le posizioni per ora restano distanti con il Pdl che è contrario a ipotesi di sospensione del programma di acquisto. Qualcosa di più si capirà, comunque, domani dopo la riunione del gruppo del Pd della Camera fissata per le 8.30 per fare il punto in vista dell’Aula. Bisogna “trovare una sintesi” tra gli “impegni internazionali presi da tempo e il bisogno di ammodernare il nostro sistema di aerei” con il fatto che “siamo in una fase di grande difficoltà finanziaria”, dice il segretario del Pd Guglielmo Epifani sulla questione, sottolineando che “questo è il lavoro che si sta facendo” e su cui “si sta lavorando proprio in queste ore”.

 

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