Il Pdl è “una versione più ‘soffice’ della stessa antipolitica” che anima Grillo e Di Pietro, quella che ha “sempre bisogno di nemici che vive più di anatemi che di strategie”. Lo dice in una intervista a Repubblica il leader di Fli, Gianfranco Fini, sottolineando: “noi e Casini siamo i veri moderati” e “il prossimo governo sarà politico ma sul premier deciderà il Quirinale”.
Analizzando le “offerte sul ‘mercato politico’ “, il presidente della Camera osserva che sta “crescendo un’area che si nutre di antipolitica, una vasta zona di sentimento antieuropeo, di fatto antidemocratico, che prende a pretesto la giusta lotta contro i privilegi e le caste. Grillo e Di Pietro coprono questa fascia elettorale”. E il partito di Berlusconi ne rappresenta una versione ‘soft’: “Il filo conduttore di quest’area populista e demagogica è proprio la ricerca costante del nemico. Posso essere io o la Merkel, i banchieri, l’euro, le tasse, lo Stato, gli immigrati”. E c’é poi “la visione liberal-democratica che in un bipolarismo sano, quale non abbiamo in Italia per colpa di Berlusconi, sarebbe la naturale alternativa alla sinistra socialdemocratica”. “Tra me e Casini c’é la consapevolezza di lavorare per dare una risposta a questi elettori che non sono di sinistra e non vogliono più votare Berlusconi”. E “in questo caleidoscopio ci vedo anche l’ipotesi di ministri che decidono di presentarsi, di nuovi soggetti che scendono in campo, fondazioni, think tank”. Alla domanda se Fli sosterrebbe Bersani premier con un ipotetico risultato delle elezioni che veda il Pd primo partito, Fini risponde che “se vogliamo uscire dalla logica del bipolarismo muscolare e lasciarci alle spalle la fase Berlusconi-Prodi non possiamo partire dalla coda, dobbiamo cercare prima una alleanza di governo sui programmi e sui valori, poi sarà il capo dello Stato a indicare il prescelto”. Infine sulla legge elettorale Fini si augura “un passo in avanti questa settimana. Ma ricordo a tutti – conclude – che nel passaggio alla Camera ci potranno anche essere voti segreti”.