Niente frequenze gratuite per le televisioni. Le frequenze tv infatti andranno all’asta e saranno vendute a pacchetto, come annuncia a Repubblica il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, sottolineando che “il beauty contest verrà azzerato”.
A nove giorni dalla scadenza della ‘pausa di riflessione’ che il governo si era preso per esaminare la decisione del precedente esecutivo, Passera ha già individuato il percorso per assegnare i multiplex di frequenza d’intesa con l’Europa e l’Autorità delle comunicazioni. “La prossima asta – spiega – sarà fatta di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse”. E una delle ipotesi è che la banda larga 700 (2 o 3 multiplex dei 6 totali in palio) venga aggiudicata per un periodo di tre anni, da qui al 2015, quando è previsto lo spostamento di reti dalle tv all’accesso a Internet. Il resto dei multiplex meno ‘preziosi’ verrebbe assegnato per un periodo più lungo a imprese puramente televisive. Se i passaggi parlamentari e in sede europea avranno buon esito, l’autorità potrebbe indire la gara già entro l’estate.