“Sia chiaro che noi ci aspettiamo qualcosa in piu’, rispetto a quel che e’ tracciato in quella nota. Non e’ che se Berlusconi dovesse andare ai domiciliari o ai servizi sociali non verrebbe leso il suo diritto a esercitare il ruolo che milioni di cittadini gli hanno assegnato. Una soluzione, insomma, per noi va comunque trovata”.

Lo afferma la vice capogruppo del Pdl alla Camera, Mariastella Gelmini, commentando in un’intervista a “La Repubblica” il contenuto della dichiarazione di Giorgio Napolitano sulla vicenda Berlusconi. In quella nota, dice Gelmini riferendosi ai vertici del Pdl, “ci riconosciamo. Le parole di Napolitano rappresentano comunque un’apertura importante. La cosa che ci conforta e’ che viene riconosciuto il fatto che il problema da noi posto dell’agibilita’ politica di Berlusconi non viene relegato a un fatto personale, quasi privato, ma diventa una questione schiettamente politica che Napolitano mostra di aver compreso. E questo smentisce chi ha tentato di minimizzare il tutto”. Napolitano sottolinea che la sentenza della magistratura va accettata e che Berlusconi ne deve prendere atto. “E’ vero -acconsente Gelmini- ma sottolinea anche che i dissensi e le riserve sono legittimi e come sia necessaria una riforma della giustizia. Se Berlusconi non sostenesse il governo, tutto verrebbe meno. Anche quel percorso tracciato dal capo dello Stato sarebbe vanificato. Per essere chiari: Napolitano lascia aperto il tema di una qualche forma di salvaguardia per il leader Berlusconi”. Sull’eventuale concessione della grzia “una soluzione va trovata. I nostri elettori e militanti difficilmente accetterebbero di vedere Berlusconi privato comunque della sua liberta’. C’e’ gia’ una grande mobilitazione di popolo al suo fianco”.

 

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