“I partiti politici sono associazioni riconosciute dotate di personalita’ giuridica”. E’ quanto recita l’articolo 2 del disegno di legge targato Pd (prima firmataria Anna Finocchiaro, e sottoscritto anche da Zanda, Latorre, Casson e Pegorer), assegnato alla commissione Affari costituzionali del Senato lo scorso 9 maggio.

Una proposta per riformare i partiti e arrivare a una piena applicazione dell’articolo 49 della Costituzione. Non solo: lo Statuto deve indicare gli organi dirigenti, le loro funzioni, un collegio sindacale composto da revisori dei conti e l’attribuzione a una societa’ di revisione iscritta all’albo speciale che certifichi i bilanci. Deve essere inoltre garantita la massima trasparenza, anche mediante internet. Norme che limitano fortemente la partecipazione alla competizione elettorale di movimento – come quello di Beppe Grillo – che non hano personalita’ giuridica. Nella proposta targata Pd, infatti, l’obiettivo e’ definire dei paletti rigidi affinche’ ci si possa presentare alle elezioni e si possano ottenere i rimborsi elettorali.

 

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