La Lega lancia la proposta di una tassa sull’evasione con una patrimoniale deducibile e apre un piccolo spiraglio sul tema delle pensioni. Dal palco del Meeting di Rimini, il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli ribadisce la posizione di chiusura netta del Carroccio sulle pensioni di anzianita’ e sull’accelerazione della parificazione dell’eta’ tra uomini e donne, il no a aumenti dell’iva sui beni di lusso, il fastidio per il contributo di solidarieta’.
Calderoli annuncia pero’ la proposta di una tassa sull’evasione e se avra’ il via libera del Pdl potra’ cancellare il contributo di solidarieta’ sui redditi oltre i 90 mila euro. La tassa sull’evasione e’ una patrimoniale con detrazione delle imposte pagate. Dunque chi gia’ versa i tributi dovuti sui patrimoni mobiliari e immobiliari non paghera’ nulla. Calderoli spiega che i patrimoni saranno lo strumento. ”Nessuna doppia imposizione – precisa il ministro leghista – il patrimonio si usa solo per far venire alla luce chi le tasse non le paga”. Su qualsiasi patrimonio, mobiliare e immobiliare, chi potra’ dimostrare di aver versato i tributi previsti (che siano Ires, Irpef o Ici) non paghera’ nulla. La proposta della Lega mira a far si’ che sui patrimoni (dalle barche alle case, ma anche ricchezze mobiliari) venga pagata un’imposta se nessuno e’ in grado di dimostrare di aver pagato le tasse su quel bene. ”Se passera’ la proposta di tassa sull’evasione – ha detto Calderoli – non avra’ piu’ motivo di esistere il contributo di solidarieta”. Possibilista sulla proposta della Lega, il sindaco di Torino Piero Fassino. ”Dobbiamo vedere le tecnicalita’ della proposta”, ha rilevato l’esponente del Pd”. Il ministro leghista pero’ offre anche un piccolo spiraglio sulle pensioni. Non si toccano quelle di chi ha lavorato ma ”dovremo intervenire su quelle di reversibilita’ con assegni molto elevati”. Inoltre interventi sugli assegni di accompagnamento che ”oggi vengono concessi senza considerare il reddito”. Dal Pdl le parole di Calderoli vengono lette come un’apertura a interventi sulla previdenza. ”Il Pdl lavorera’ sullo spiraglio offerto da Calderoli sul tema delle pensioni”, commenta il vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliarello. ”Non e’ proprio un’apertura ma e’ uno spiraglio”. Le differenze tra Pdl e Lega restano pero’ ancora da risolvere e intanto il tempo stringe. Lunedi’ e’ previsto un vertice tra Berlusconi e Bossi per trovare la quadra. Il ministro Altero Matteoli e’ convinto che anche stavolta l’alleanza uscira’ rafforzata. Anche sul tema delle province rimangono le distanze tra il Carroccio e il partito guidato da Angelino Alfano. Dalla Lega e’ arrivata la bocciatura secca alla proposta del Pdl di abolire tutte le province, anche perche’ ”chi afferma che eliminando le province si risparmia dice una castroneria” sentenzia Calderoli. Ma l’incertezza riguarda anche l’ipotesi di estendere la Robin Tax a tutti i servizi a rete, dunque dalle autostrade alle tlc passando per le concessionarie, come le societa’ aeroportuali. Matteoli ha smentito che nel governo ci sia la volonta’ di estendere la Robin Hood Tax ”ma poi il parlamento e’ sovrano”. E dal mondo dell’impresa arrivano nuove e pesanti critiche. Per il presidente di Autostrade per l’Italia Fabio Cerchiai sarebbe una tassa contro la crescita. L’a.d. di Wind, Ossama Bessada, la considera ”inaccettabile” e ”potremmo valutare un calo degli investimenti in Italia, che ammontano a un miliardo l’anno”.