Agli auguri per il nuovo anno, nelle telefonate che oggi il presidente del Consiglio ha fatto a Susanna Camusso, segretario generale Cgil, a Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, a Luigi Angeletti, segretario generale Uil e a Giovanni Centrella, segretario generale Ugl si sono unite rassicurazioni sulla volontà di concertazione

da parte dell’esecutivo. Monti, dice la nota di Palazzo Chigi, “ha espresso la volontà del governo di ricercare la massima intesa con le parti sociali sui temi del mercato del lavoro e dell’occupazione, pur nell’esigenza di operare con la sollecitudine imposta dalla situazione”.

C’è un “rischio reale” di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi e va contrastato con un piano per il lavoro, la vera emergenza. Lo sostiene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sebbene il premier Mario Monti sia fiducioso che non ci saranno “grosse” tensioni sociali. “Nei prossimi mesi – sottolinea la Camusso – la recessione avrà un impatto duro sull’occupazione e sui redditi. Il rischio che cresca il conflitto sociale man mano che cresce la disuguaglianza è reale”.

Alla sua preoccupazione si uniscono anche gli altri leader sindacali, Bonanni e Angeletti. E in serata Palazzo Chigi ha reso noto che il premier Monti ha telefonato a tutti i leader sindacali affermando la volontà del governo di “trovare un’intesa sui temi del mercato del lavoro” pur nell’esigenza “di operare con la sollecitudine imposta dalla situazione”.

 

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