Fare impresa in Italia e’ possibile. Il premier Enrico Letta ribadisce a ‘Ilsussidiario.net’ quanto gia’ spiegato all’ad di Fiat Sergio Marchionne durante l’incontro avuto con lui a palazzo Chigi lunedi’.
“E’ vero – ammette Letta – fare industria in Italia e’ difficile perche’ molti fattori di svantaggio competitivo – esogeni ed endogeni al sistema produttivo italiano – condizionano i processi economici e sociali”. “Su questi fattori, pero’ – sottolinea il premier -, stiamo lavorando e continueremo a farlo per dimostrare a tutti che, per quanto si’ difficile, fare impresa in Italia e’ possibile”.
“Penso ai tanti provvedimenti approvati nei nostri primi 100 giorni – spiega il premier-. Penso al “decreto Fare” e alle misure contro la burocrazia eccessiva, allo sblocco dei cantieri delle infrastrutture, alla nuova “Legge Sabatini” che incentiva l’acquisto di macchinari da parte delle piccole e medie imprese. Penso agli “ecobonus” per il risparmio energetico, gli elettrodomestici, i mobili. Penso al nuovo Piano della Cassa depositi e prestiti che il governo, nella sua funzione di azionista, ha contribuito a indirizzare nella direzione di una nuova politica industriale, piu’ selettiva e lontana anni luce dalla logica degli investimenti a pioggia. Penso, infine, al grande progetto “Destinazione Italia”, che presenteremo a settembre per ribadire un messaggio chiaro: vale la pena di investire in Italia”. Letta rivendica anche con orgoglio l’importanza del provvedimento sui debiti della P.a.: “Mi permetto di ribadire, benche’ riconducibile a un ‘dovuto pregresso’, l’importanza dell’azione sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione, perche’ la tempistica puo’ fare la differenza per far si’ che le imprese siano in grado di cogliere e supportare la ripresa. Altri due temi essenziali riguardano la programmazione dei fondi europei e, come dicevo, il nuovo ruolo della Cassa depositi e prestiti, presidio essenziale per il supporto all’impresa e allo sviluppo”.