Umberto Bossi e Roberto Maroni si sono presentati, a sorpresa, insieme sul palco del Teatro Apollonio di Varese. Con loro anche l’altro “colonnello” leghista Roberto Calderoli. Il segretario federale della Lega Nord e l’ex ministro dell’Interno sono stati accolti da una standing ovation dei militanti e dei dirigenti leghisti che riempiono il teatro. All’incontro, convocato prima del ritiro della fatwa-bavaglio contro Maroni, emessa da Bossi, era stata annunciata la sola presenza dell’ex tutelare del Viminale.

Lungo sfogo di Roberto Maroni che, durante un comizio a Varese, insieme a Umberto Bossi, ha parlato del provvedimento bavaglio, emesso nei suoi confronti e poi ritirato nel fine settimana scorsa. “Io sono un po’ stufo di subire processi sommari quotidianamente” ha affermato l’ex ministro dell’Interno, tra gli applausi dei militanti. “Forse qualcuno vuole cacciarmi dalla Lega, io credo che sia questo qualcuno a dover essere cacciato dalla Lega”. E’ quanto ha affermato Roberto Maroni in un comizio a Varese. In precedenza applausi per il sindaco di Varese, Attilio Fontana, che ha chiesto i congressi di partito al comizio di Roberto Maroni. Fontana ha elogiato l’entusiasmo e la partecipazione dimostrata dai militanti (“i nostri sono i migliori del Paese”, ha detto). “Una dimostrazione di democrazia la dovremo dare nei congressi”, ha sostenuto, tra gli applausi. “Un dirigente della Lega”, ha poi attaccato riferendosi al capogruppo dei deputati, Marco Reguzzoni, “ha detto una cosa che non condivido e cioe’ che bisogna andare ai congressi per stabilire chi e’ con Bossi e chi no: e’ sbagliato, noi siamo tutti con Bossi”.

 

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