”La partecipazione attiva e fruttuosa delle comunita’ ebraiche alla vita nazionale italiana, sin dai suoi albori, ha reso ancora piu’ atroce l’infame scelta di introdurre quelle leggi razziali che hanno brutalmente interrotto questa simbiosi, condannando migliaia di ebrei italiani all’esclusione e, infine allo sterminio”.


Con queste parole il premier Mario Monti si e’ rivolto alla comunita’ ebraica italiana in Israele che ha incontrato nel tempio italiano di Gerusalemme in occasione della sua visita nel paese e del suo viaggio in Medio Oriente. Monti ricordando che ”quella italiana e’ la piu’ antica comunita’ ebraica fuori da Israele”, ha sottolineato ”l’esempio dei tanti ebrei italiani che si sono impegnati anche fino all’estremo sacrificio” dal Risorgimento alla costruzione dello Stato italiano e alla lotta di liberazione. ”Quanti di loro hanno lasciato l’Italia durante e dopo quel periodo buio della nostra storia nazionale”, ha proseguito il professore riferendosi alle leggi razziali, ”hanno portato con se’ il bagaglio di valori e tradizioni che per secoli aveva dato forza e identita’ all’ebraismo italiano”. Questo pero’ non ”vi ha impedito – ha proseguito rivolgendosi alla comunita’ – di conservare legami di appartenenza e scambio fruttuoso con l’Italia”. ”Sento di trovarmi in luogo speciale: e’ particolarmente significativo per me rendere omaggio qui all’insostituibile contributo di tanti ebrei italiani alla crescita civile e democratica dell’Italia fin dal processo storico che ha condotto alla sua unificazione come ha ricordato in questa sede – ha concluso Monti – il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano” in occasione delle celebrazioni a Gerusalemme dei 150 dell’Unita’ d’Italia.

 

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