Il presidente della Repubblica, Napolitano non procederà alla nomina dei due senatori a vita che mancano dopo la scomparsa di Sergio Pininfarina, lo scorso luglio, e di Rita Levi Montalcini a fine dicembre. Lo dice lo stesso capo dello Stato in un colloquio con il direttore Mario Calabresi che apre il quotidiano La Stampa.
Il presidente si dice convinto dell’istituto, ma spiega di ‘non poter esercitare con la dovuta ponderazione e serenità questa prerogativa a così breve distanza dalla fine del settennato’ Nel colloquio con il quotidiano torinese, il presidente della Repubblica Napolitano sottolinea che in questa fase, a così breve distanza dalla conclusione del suo mandato, non intende utilizzare questa facoltà e ritiene invece “più opportuno – dice – trasmettere al mio successore ogni valutazione e decisione”. Dopo la scomparsa di Rita Levi Montalcini e Sergio Pininfarina “ci sono due seggi vacanti, e io sono un convinto sostenitore di questo istituto, l’ho sempre difeso dagli attacchi e dalle polemiche”, afferma Napolitano. Ma “non posso esercitare con la dovuta ponderazione e serenità questa prerogativa a così breve distanza dalla fine del settennato”. La scelta è dettata dalla “opportunità” di un simile passo alla vigilia delle elezioni politiche. “La Costituzione prevede la possibilità e la facoltà di nominare un numero massimo di cinque senatori a vita, e ci sono state molte dispute sul significato da dare a questa espressione”, rileva il Capo dello Stato nel colloquio con il direttore della Stampa. “Qualcuno l’ha interpretata come la possibilità che ogni Presidente ne potesse indicare cinque, e così facendo ci sono stati momenti in cui è lievitato il numero dei partecipanti all’Assemblea. L’interpretazione da tempo riconosciuta come corretta è una sola: i senatori a vita possono essere cinque in tutto”. Tuttavia, sottolinea, “non si può dimenticare come quella prevista dalla Costituzione sia una facoltà e non certo un obbligo”. “Mi arrivano sollecitazioni e stimoli che riguardano persone degnissime, ma – conclude Napolitano – sono convinto che se sono meritevoli di attenzione da parte mia lo saranno anche da parte del mio successore”.