In Italia “ormai c’è consapevolezza dell’aberrazione introdotta dal fascismo con l’antisemitismo” e “dell’infamia delle leggi razziali del 1938”. Così il presidente Napolitano oggi al Quirinale celebrando la ‘Giornata della memoria’. “C’è da interrogarsi con sgomento sia sul circolare, tra giovani e giovanissimi, di una miserabile paccottiglia ideologica apertamente neonazista – ha detto con forza Napolitano – sia sul fondersi di violenze di diversa matrice, da quella del fanatismo calcistico a quella del razzismo innanzitutto antiebraico”.
“Mostruosità – ha aggiunto il presidente – che sollecitano la più dura risposta dello Stato e la più forte mobilitazione di energie”. “E’ necessario tenere alta la guardia, vigilare e reagire contro persistenti e nuove insidie di negazionismo e revisionismo magari canalizzate attraverso la rete”, ha detto Napolitano. Il capo dello Stato ha aggiunto che non bisogna ”sottovalutare” anche ”il fenomeno dell’antisemitismo come dimensione del fondamentalismo islamico”. Napolitano ha espresso quindi ”solidarieta”’ con lo Stato di Israele contro ogni ”minaccia di distruzione” compresa quella iraniana, ma anche ”liberta’ di giudizio sulle linee di condotta” delle forze politiche che ”via via governano Israele”. Pierluigi Bersani ritiene un richiamo ”forte, come al solito pertinente, e molto giusto” quello di Giorgio Napolitano sulla vigilanza verso rischi di revisionismo delle aberrazioni del fascismo. ”Credo che le parole del Capo dello Stato – ha aggiunto – segnalano anche la gravita’ di fenomeni che appaiono nel nostro Paese. E’ un richiamo alla vigilanza democratica, a tenere alti i valori costituzionali”.