Sì all’arresto del deputato Pdl Alfonso Papa che in serata, con una lettera inviata al presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, rimette il mandato, autosospendendosi dal gruppo parlamentare alla Camera. Dopo un duro scontro la Giunta per le autorizzazioni dà il via liber a chiesto dalla procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta P4. E approva, con i soli dieci voti dell’opposizione, la proposta presentata dal relatore dell’Idv, dopo il ritiro di quella della maggioranza. La Lega si astiene, mentre il Pdl abbandona i lavori prima dello scrutinio (“la messa ai voti della proposta Idv è un’indicibile ferita procedurale, oggi è stata scritta una pagina nera della democrazia parlamentare”). Il Cavaliere non ci sta e continua a incitare i suoi: “‘Noi non facciamo processi in aula, sosteniamo il non arresto. La magistratura andrà avanti ma chi è parlamentare deve mantenere il suo incarico”. E sempre a proposito del rapporto tra politica e toghe rilancia: “Dopo tutte queste cose dobbiamo a maggior ragione fare la riforma della giustizia”. Carroccio non decisivo. A cose fatte si apre una polemica sul Carroccio. Una posizione non decisiva della Lega, perché davanti all’abbandono dei deputati Pdl il numero legale (sei deputati) sarebbe stato comunque garantito dalle opposizioni. Pertanto, anche se i deputati della Lega fossero usciti dall’aula della Giunta insieme al Pdl, al Misto e ai Responsabili (ora Popolo e territorio), la votazione sarebbe stata valida. I componenti della Giunta, infatti, sono 21 e l’articolo 46 dice testualmente che “per le deliberazioni delle Commissioni in sede diversa da quella legislativa è sufficiente la presenza di un quarto dei loro componenti”. Bossi. In mattinata era stato Umberto Bossi, davanti alle telecamere di Repubblica.it (video 1), ad annunciare il sì del Carroccio all’arresto. Poi, in Giunta, la scelta di astenersi. A quanto si apprende, Lucio Follegot e Luca Rodolfo Paolini hanno incontrato Bossi, prima della riunione e la loro astensione è in linea con l’indicazione del sì all’arresto data dal Senatur anche se si è espressa con l’astensione per non dare il proprio voto positivo a una proposta dell’opposizione. “Ci siamo astenuti per motivi procedurali” afferma Paolini. Quando si dovrà votare in aula, “ritengo che la Lega seguirà l’indicazione di Bossi”. E il capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni conferma: “In Aula daremo indicazioni per il voto favorevole all’arresto”. Il leader del Carroccio è tornato in serata a parlare della vicenda Papa e del caso di Marco Milanese, su cui la giunta dovrebbe votare mercoledì, ed è stato lapidario: “Papa andrà in galera, su Milanese poi ci pensiamo”.

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