“Intanto comunico che lo sblocco e riattivazione dell’attività renale sembrano avviate a realizzarsi, con i 400 cc circa di diuresi che ho prodotto in queste ore”. E’ quanto afferma Marco Pannella in un comunicato che fa “il punto della situazione alle 4 di stamane” sul suo stato di salute in seguito allo sciopero della sete e della fame per l’emergenza carceri.
“Come viene compreso e auspicato da aiuto che mi muove, commuove e radica, porto avanti lo sciopero, anche grazie alle espressioni di affermazione di dialogità nonviolenta, di ri-conoscenza come quelle che ho ritenuto dovute ad un comportamento del presidente Monti e ora al sostegno popolare dell’online di queste ore, come ad esempio, l’assunzione di 50 cl. di spremuta di mandarino”, sottolinea il leader radicale. “Per quanto mi riguarda sono state e sono determinanti le esplicite esortazioni al ‘non mollare’ l’obiettivo di anni di lotta (e giammai di protesta) a fronte del dolce riflesso di mollarla per evitare i miei rischi individuali ;-). Quindi confermo lo sciopero di fame e sete in corso per l’obiettivo ‘Amnistia’, Diritto e Legalità. Che oggi prende forma istituzionale in quanto Lista che ci è sembrato l’unico formale tentativo da fare a fronte del caos assoluto della ‘legislazione’ in corso di annientamento di ogni residua norma legislativa e forma democratica”. “L’obiettivo della realizzazione e della esistenza della Lista è quello di queste ore che proponiamo a noi tutti, grazie all’apporto per me illuminante e determinante delle disponibilità finora già pervenute per questo fine – prosegue – Nel concorso gli spesso silenziosi ma inequivoci cori di questo dolce tsunami di ‘non possumus’ c’é invece l’afflato del ‘puoi Marco/possiamo/dobbiamo’ che mi esplodono dentro come evidenza del confermare, continuare anziché rassegnarmi al fronte del ‘non farci preoccupare’, rispondo per e con amore: ‘non dobbiamo pre-occuparci ma occuparci adesso e assicurare l’esistenza dell’obiettivo della nostra lottà “. “E, gli eventi medici e terapeutici che sembrano affermarsi in queste ore di pre-alba, mi sembrano di buon auspicio – conclude Pannella – E saluto come una poderosa magnifica iniezione quelle in particolare di Giorgio Albertazzi, dell’ispettore Generale dei cappellani delle carceri, Don Virgilio Balducchi e le straordinarie forze anche ecclesiastiche che dalla Lucania di nuovo mi ha rianimato in queste ore con la parola e l’opera di Agostino Superbo, Eminenza e, dalla Liguria e dalla padania, con i moniti di Don Andrea Gallo e quelli di Don Mazzi, gli Enzo Bianchi o, ‘in primis’, l’opera di Paolo Prodi”.