Il Consiglio dei ministri che si e’ riunito stamattina ha approvato il disegno di legge costituzionale per la soppressione delle Province e la creazione delle “citta’ metropolitane”. Il provvedimento, in otto articoli, stabilisce che

“dall’attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici ed amministrativi”. Le disposizioni previste da questa legge costituzionale si applicheranno anche alle Province delle Regioni a statuto speciale, fatta eccezione per quelle autonome di Trento e Bolzano. Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il disegno di legge costituzionale per l’introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Costituzione. Il principio del pareggio di bilancio che sarà introdotto in costituzione “non sarà solo un criterio contabile ma un principio ad altissima intensità politica e civile”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti al termine del Consiglio dei Ministri. “Una discussione costruttiva e rapida in Parlamento è nell’interesse del Paese”, ha aggiuntoTremonti sottolineando che “il testo del governo, allineato allo standard europeo, troverà in Parlamento altri importanti testi di riforma”. Le norme che impongono il pareggio di Bilancio con legge Costituzionale entreranno in vigore a decorrere dall’esercizio finanziario 2014. E’ quanto prevede l’articolo 4 del ddl costituzionale sul pareggio. Il testo prevede la modifica di tre articoli della Carta: non solo l’articolo 81, che fino ad oggi prevedeva l’obbligo di copertura delle leggi, ma anche l’articolo 53 (sulla contribuzione dei cittadini) e il 119 (sul federalismo fiscale). E’ molto probabile che il Governo porrà la questione di fiducia sulla manovra. E’ quanto è emerso nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è appena conclusa. “Di fronte all’Idv, che ha annunciato una questione pregiudiziale di costituzionalità e di fronte al fatto che l’opposizione non assicurava la chiusura dei lavori in Commissione entro venerdì, è plausibile – ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto – che il Governo possa pensare ad un voto di fiducia”. Il presidente dell’Unione delle province d’Italia , Giuseppe Castiglione, denuncia “il carattere demagogico ” del ddl costituzionale approvato oggi dal Cdm che abolisce le Province.”Ci sarà un aumento della spesa pubblica – dice- e il caos istituzionale. Siamo pronti a trasferire la nostra battaglia in Parlamento”. Lupi ha annunciato , per giovedì prossimo, una mobilitazione dei presidenti di provincia e dei consiglieri provinciali. E’ molto probabile che martedì prossimo, 13 settembre, si convochi a Montecitorio una nuova riunione dei capigruppo. E’ quanto è emerso nel corso della riunione dei presidenti dei gruppi parlamentari di Montecitorio che si è appena conclusa. La nuova capigruppo potrebbe servire sia per organizzare i lavori in vista della formalizzazione da parte dell’Idv della presentazione di una questione pregiudiziale sulla manovra, sia per quanto riguarda il probabile ricorso da parte del Governo al voto di fiducia Il rispetto dell’equilibrio di bilancio sarà un vincolo anche per “i comuni, le provincie, le città metropolitane e le regioni” che dovranno tenerne conto anche nell’ambito della loro autonomia finanziaria di entrata e di spesa. E’ questo uno dei passaggi di modifica della costituzionale previsto dal ddl approvato dal consiglio dei Ministri per inserire il principio del “pareggio di Bilancio” nella nostra carta, modificando anche l’articolo 119, quello del cosiddetto “federalismo fiscale”. Gli enti territoriali possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. Ma anche in questo caso – stabilisce il testo approvato dal Cdm – dovrà essere indicato contestualmente la “definizione di piani di ammortamento” e dovranno essere rispettati i principi e i criteri stabiliti da una legge che, prevista dal nuovo articolo 53 della Costituzione, fisserà i vincoli che derivano dall’Unione Europe e le modalità di contenimento del debito delle amministrazioni pubbliche. Una legge che dovrà essere approvata dai due terzi delle Camere, in pratica con la stessa maggioranza richiesta per modifiche costituzionali, fisserà i principi e i criteri in base ai quali “la Repubblica, in conformità ai vincoli economici e finanziari che derivano dall’appartenenza all’Unione Europea, persegue l’equilibrio dei bilanci e il contenimento del debito delle pubbliche amministrazioni, anche assicurando le verifiche a consuntivo e le eventuali misure a correzione”. E’ quanto prevede l’articolo 1 del ddl per inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione italiana. “La manovra italiana contiene misure molto importanti che vanno nella giusta direzione”. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa a Parigi il capo economista dell’Ocse Pier Carlo Padoa.

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