Borse europee sempre sotto pressione anche dopo alcuni dati Usa positivi. Un sondaggio dell’Adp ha, infatti, evidenziato come il settore privato statunitense a dicembre abbia creato 325.000 posti di lavoro. La scorsa settimana poi le richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 15.000 unità.

L’indice d’area Stxe 600 segna un calo di mezzo punto percentuale. Tra le diverse Piazze Francoforte naviga a ridosso della parità, mentre restano sotto pressione Madrid (-2,45%) e Milano (Ftse Mib -3,7%) con Unicredit che perde il 16,2%. Parigi cede lo 0,9% mentre Londra contiene il calo allo 0,5 per cento sostenuta da Eurasian (+3,69%), Arm Holdings (+3,11%). A livello settoriale continuano a perdere i bancari (sottoindice dj stoxx -2,28%), mentre si muove in rialzo gli automobilistici (+0,69%) e tecnologici (+0,43%). Per Unicredit una seduta da dimenticare. A mezz’ora dalla chiusura degli scambi cede il 16,97% a 4,5 euro Torna la tensione sui Btp italiani: il 10 anni rende il 7,08% riportandosi su livelli di guardia e con lo spread sul bund tedesco oltre i 520 punti. Giù anche i prezzi dei Btp a 5 anni, con rendimento in rialzo a 6,09%, e quelli a due anni, che paga il 4,72%, anche se la curva mantiene la regolare pendenza in ‘salita’ a segnalare che sono lontane le difficoltà dei mesi scorsi. Pesa il settore bancario europeo e la crisi in Ungheria, che oggi ha fallito un’asta di titoli di Stato.

 

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