Il passaggio nella notte di Telecom Italia agli spagnoli del Telefonica, pronti a salire al 70% di Telco la holding che controlla il 22,4% dell’ex monopolista delle tlc, ha scatenato reazioni a catena tra gli ambienti politici, economici e finanziari del Paese. Da ogni parte dell’arco parlamentare arriva una richiesta di base: il governo deve riferire. Il premier Enrico Letta in serata interviene e garantisce: “Guardiamo, valutiamo, vigileremo sul fronte occupazionale, ma bisogna ricordare che Telecom è una società privata e siamo in un mercato europeo”.

Attacca il Pd, con Andrea Martella che chiede spiegazioni dall’esecutivo “al più presto”. Beppe Grillo parla di un’Italia che “perde i pezzi” e chiede che il governo “dirotti i fondi della Tav per bloccare la vendita”, mentre il capogruppo del M5S al Senato Nicola Morra annuncia la richiesta di una commissione d’inchiesta. Barbara Saltamartini del Pdl denuncia: “Non si può restare inermi a guardare”. Di vergognoso silenzio del governo parla il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Apri i giornali online e ti accorgi che l’Italia sta perdendo Alitalia e Telecom”. “In questo Paese è latitante qualunque tipo di politica industriale: e i guai provocati sono sotto gli occhi di tutti”, è il giudizio di Nichi Vendola (Sel). Se da un lato gli azionisti di Telco (Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo) tirano un sospiro di sollievo limitando i danni dell’operazione e Confidustria aspetta i piani degli spagnoli per lo sviluppo della società, dall’altro sindacati e politici sono preoccupati per il futuro occupazionale e per le prospettive di politica industriale del Paese.

Ma il presidente di Telecom, Franco Bernabè, che domani sarà alle 8:30 in audizione presso le commissioni Lavori pubblici e Industria del Senato, getta acqua sul fuoco: “La società non diventa spagnola, l’operazione riguarda Telco”. Anche il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, sottolinea la confusione che aleggia sulla vicenda: “La Telco, che possiede un 20% di Telecom, era già a maggioranza Telefonica che passerà dal 46% al 61%. Mi pare sia dura sostenere che Telecom diventa spagnola”, ha precisato, mentre il suo predecessore, Corrado Passera, ex ad di Intesa Sanpaolo, ha espresso le sue perplessità su Twitter: “Per Telecom i grandi soci italiani hanno preso una decisione pessima”.

 

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