“Dopo le elezioni, se vinceremo chiederemo ai montiani, al centro, di sostenere il governo Bersani”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, parlando alla sede del partito. “Più che i favoriti ci sentiamo vincenti”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine della Direzione del partito, che ha approvato le liste all’unanimità.

“Non capisco cosa significhi quando dice che la sinistra frena. Quando ero ministro ho fatto più riforme di quelle viste in quest’ultimo anno”. Così il segretario Pier Luigi Bersani, al termine della Direzione del Pd, ha replicato alle affermazioni di Mario Monti. “Non temo il pareggio. Chiederemo agli elettori la maggioranza in modo non settario”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, al termine della Direzione del partito, ha risposto ad una domanda sul rischio del pareggio in Senato se il Pd non dovesse vincere in Lombardia e Campania. “La presenza femminile nelle liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione femminile da valorizzare e segnalare”. Così Pier Luigi Bersani, aprendo la direzione del Pd, mette l’accento sulle candidature femminili nelle liste. Poi afferma: “La lepre da inseguire siamo noi e tutti faranno la gara dietro di noi. Noi siamo pronti alla guida del paese”. “Su Monti – aggiunge – non abbiamo niente di cui pentirci finora. Anzi, assoluta lealtà nell’ultimo anno da parte nostra, anche su scelte su cui avremmo fatto di più”. Bersani, in direzione, ribadisce che “nessun esponente del governo sarà in lista perché un governo super partes non può essere diviso tra le parti”. Dei 38 capilista 15 sono donne. E’ il calcolo che fa il vicesegretario del Pd Enrico Letta, illustrando in direzione le liste e negando uno scontro tra Roma e il partito sul territorio.

 

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