”L’ufficio elettorale centrale ha confermato l’esclusione della lista Amnistia, Giustizia, Liberta’ dalle elezioni del Lazio”. Lo dice il candidato presidente della lista, il radicale Giuseppe Rossodivita. ”Decisione ridicola – continua – faremo ricorso e ci saremo”. ”Finora siamo stati in rispettoso silenzio in attesa della decisione ma questa e’ davvero ridicola. E’ lo specchio del modo di pensare di una magistratura da riformare.
Questi irresponsabili funzionari pubblici anziche’ far votare i cittadini del Lazio, anziche’ favorire la partecipazione democratica, si trincerano in bizantinismi che non hanno alcun appiglio normativo”, si legge in una nota di Rossodivita. ”Esclusi per troppe donne, hanno detto. Bene, abbiamo regolarizzato. Potevano mandarci a votare secondo quanto loro stessi hanno detto e invece no. Tardiva la rinuncia, scrivono, priva di effetti giuridici per meno di 24 ore e, in assenza di norme sul punto, lo giustificano con un ‘ne verrebbe meno la certezza del procedimento elettorale’. Ma di cosa parlano – continua Rossodivita – da rabbrividire, l’unica certezza che viene meno, come accade ogni giorno in milioni di casi, e’ quella del diritto. L’ufficio elettorale di Roma due anni fa regalo’ tre consiglieri alla Polverini che poi dopo un mese il Tar fece decadere, ma che grazie a quel regalo oggi passano a riscuotere vitalizi pagati con le nostre tasse. Mica glieli pagano loro. Faremo ricorso, staremo alle elezioni e con la lista Amnistia, Giustizia, Liberta’ presente a livello nazionale e regionale, riformeremo questa giustizia italiana e riformeremo pure il Lazio. Con tutte le donne italiane!”.