Cosa lega oggi Merkel, Hollande e Renzi? L’approssimarsi del voto. Un voto che temono nella consapevolezza dell’inadeguatezza delle loro azioni di governo. Ecco perché bisogna guardare con scetticismo alle dichiarazioni di Ventotene. Non basta sfilare davanti ad una portaerei per trasformarsi in statisti. La logica ragioneristica della Merkel ha consegnato l’Europa ad una recessione dalla quale oggi non riesce ad uscire. L’inadeguatezza di Hollande ad affrontare il tema del rapporto con il mondo musulmano ha lacerato e resa insicura la società francese. Il cinismo e le furbizie di Renzi hanno bruciato immense risorse sull’altare del consenso facile senza avviare un serio percorso di rinnovamento del Paese, col risultato che il suo governo, per provare a sopravvivere, è costretto ad affidare ad una riforma costituzionale oggettivamente sbilenca e malfatta un ruolo salvifico, francamente tutto immaginario. È tempo di ripensare all’Italia e al suo rapporto con l’Europa, con un progetto liberale che dia sostegno alle nostre aziende e ai lavoratori, che metta mano con competenza alla spesa pubblica e alla governance del Paese. È questa la sfida che il Presidente Berlusconi vuole vedere partire dalle sue fila: uomini e donne di Forza Italia impegnati in questa direzione per aprire il confronto con proposte, incontri, riflessioni e iniziative, a partire da quelle per spiegare le ragioni del nostro No al referendum. Un no all’accentramento di poteri e al centralismo senza capacità di governo. Un no ad ulteriori divisioni nel Paese. In una parola, un no all’ipocrisia”. Lo scrive su Facebook Severino Nappi, Responsabile Nazionale Politiche per il Sud di Forza Italia e Vicecoordinatore Forza Italia Campania con delega alle amministrazioni locali.