Le risorse sono poche, c’e’ la spending review che taglia senza pieta’ ma i pochi soldi a disposizione per il contrasto della violenza sulle donne “vanno mantenuti”: parola del ministro Elsa Fornero, che oggi nella veste di responsabile delle Pari opportunita’ ha presenziato alla sottoscrizione di intese con 24 Comuni e 27 aziende ospedaliere per progetti di aiuto alle vittime di violenza e di stalking, per un importo complessivo di 4,7 milioni di euro.
“Siamo una societa’ violenta – ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali – nelle parole, nelle polemiche, nelle rappresentazioni. C’e’ sempre una costante di violenza negli atteggiamenti. Talvolta ci si stupisce perche’ sembra quasi che la violenza fisica sia poca rispetto alla capacita’ di generare violenza della nostra societa’. Dobbiamo ridurre questa carica violenta, questo potenziale che c’e’ nella societa’. E per farlo servono anche l’esempio e l’educazione che diamo ai bambini, rispetto alla diversita’ e alla tolleranza. E’ un gioco difficile”. “Per quanto riguarda le risorse possiamo fare poco, c’e’ la spending review e tutto viene passato al setaccio. Ma io credo che su questo tema le poche risorse che ci sono vadano mantenute” ha aggiunto Fornero, che ha fatto riferimento alle pubblicita’ che offendono, che usano le donne come oggetti: “non dobbiamo accettare queste cose”, ha ammonito. Con gli atti stipulati oggi, ha spiegato il capo del Dipartimento Pari Opportunita’, Patrizia De Rose, si completa la prima fase di attuazione della strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere. I 4,7 milioni di euro – che rientrano nei 20 milioni del Piano nazionale contro la violenza – punteranno alla creazione di 24 nuove reti locali antiviolenza e alla formazione degli operatori sanitari che prendono in carico le vittime quando arrivano nei pronto soccorso. Oggi sono stati poi avviati Protocolli d’intesa con enti locali disponibili ad ampliare la Rete di centri antiviolenza e che verranno sottoscritti probabilmente la prossima settimana: a questo saranno dedicati 10 milioni di euro, di cui quattro per l’apertura di nuovi centri e 6 per riaprire centri, pubblici e privati, destinati non solo ad accogliere le donne vittime di violenza ma anche i loro figli.