Nel secondo trimestre del 2013 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre 2012. Lo comunica l’Istat ricordando che nella stima preliminare diffusa il 6 agosto era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,2% e tendenziale del 2%. Nel secondo trimestre la variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2013 è pari a -1,8%, dice l’Istat ricordando che è la variazione (crescita o calo) annuale che si otterrebbe con una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno.
”I recenti indicatori mostrano un graduale miglioramento” dell’economia. Per il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ”il calo della produzione dovrebbe fermarsi nei prossimi mesi”. “L’aggiustamento di bilancio e’ stato indispensabile nei paesi economicamente più fragili, tra cui l’Italia, per evitare il rischio di perdere accesso al mercato, cosa che avrebbe fatto precipitare la crisi”. Per il governatore Visco, “gli effetti negativi di breve periodo sull’economia erano il prezzo pagato per evitare conseguenze più serie”. Gli ”episodi illeciti” che hanno colpito alcune banche italiane ”sono rilevanti ma circoscritti”, ha detto Visco parlando al Council of Councils Regional Conference organizzato dallo Iai. Le prospettive dell’economia migliorano. Ma per il governatore di Bankitalia ”i rischi al ribasso di questo scenario sono accresciuti dalle preoccupazioni degli investitori per la possibile instabilità politica”. La lunga recessione e la crisi dei debiti sovrano stanno pesando sulle banche italiane che avevano mostrato ”una buona capacità di resistenza” e ”serie difficoltà principalmente colpiscono un pugno di istituti di medie e piccole dimensioni”, ha aggiunto Visco. La Banca d’Italia non abbasserà l’azione di vigilanza sul sistema del credito e ”monitorerà da vicino l’attuazione delle misure correttive che verranno richieste alle banche” convinta che ”i timori del mercato saranno calmati”. Per Visco secondo cui ”ogni mancanza di capitale che emergerà dovrà essere coperta attraverso appropriate azioni entro il perimetro delle decisioni delle banche e con il ricorso al mercato”. “L’aggiustamento di bilancio e’ stato indispensabile nei paesi economicamente più fragili, tra cui l’Italia, per evitare il rischio di perdere accesso al mercato, cosa che avrebbe fatto precipitare la crisi”. Per il governatore Visco, “gli effetti negativi di breve periodo sull’economia erano il prezzo pagato per evitare conseguenze più serie”.