Con il voto virtuale di oltre 300 delegati del suo Stato, la California, Kamala Harris ha un impegno verbale di un numero sufficiente di delegati per ottenere la nomination dem alla Casa Bianca. Lo riportano Politico e la Cnn. Secondo la tv, ora la vicepresidente può contare su oltre i 1.976 delegati, il quorum per essere candidati alla presidenza, grazie all’ondata di endorsement ottenuti nella notte da varie delegazioni statali. “Non vedo l’ora di accettare formalmente la nomination”, ha detto in una nota, aggiungendo di essere “orgogliosa di essermi assicurata l’ampio sostegno necessario per diventare il candidato del nostro partito”. Parlando di Donald Trump, Harris ha detto di conoscere i tipi come lui ricordando la sua esperienza come procuratrice che ha messo sotto accusa truffatori e predatori sessuali. Nel suo primo evento elettorale, Harris ha promesso di mettere al centro della sua campagna i diritti riproduttivi, a partire dall’aborto, e la stretta sulle armi, con controlli universali sugli acquirenti, leggi ‘red flag’ (contro le persone ritenute pericolose) e il bando delle armi d’assalto. Intanto Joe Biden oggi farà ritorno alla Casa Bianca per la prima volta dopo l’annuncio del ritiro dalla corsa alle presidenziali. Nell’agenda del presidente, ristabilito dopo il Covid, non c’è però l’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu che con ogni probabilità si terrà giovedì.

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