La trattativa diretta, anche stavolta, per un incarico professionale di oltre 83mila euro si svolge con un ingegnere di Airola. Ma l’incarico viene affidato, non si capisce come e perché, a un tecnico di San Prisco. Succede (solo) al comune di Cesa. Firmatario della determina di affidamento è l’architetto Giacomo Petrarca, responsabile dell’area Urbanistica (link in basso). Il provvedimento riguarda la progettazione esecutiva per i lavori di demolizione e ricostruzione della scuola elementare Rodari. Sul piano amministrativo tutto procede come al solito. Petrarca sceglie il contraente tramite “trattativa diretta con un unico operatore economico”. Il 30.01.2024 inoltra l’offerta “all’ingegnere Gennaro Mercaldo, con studio in Airola (BN) per il costo di € 67.176,52, (oltre Cassa e IVA)”. L’operatore propone un ribasso di appena l’1.6%. Il responsabile dell’area Urbanistica considera ugualmente il prezzo congruo “sulla base di specifica valutazione estimativa”, operata dallo stesso Petrarca. Tutto ok. Tutto scontato. La storia si ripete. Poi il colpo di scena da teatro dell’assurdo: “Ritenuto, per le ragioni espresse, di affidare il Servizio Tecnico in oggetto all’operatore economico ing. Aniello Salzillo, con studio in San Prisco (CE) per complessivi € 83.867,68; DETERMINA di affidare il servizio di progettazione esecutiva in oggetto all’ing. Aniello Salzillo”. Da dove esce questo ingegnere Salzillo? Nel provvedimento di Petrarca si fa riferimento sempre all’ingegnere Mercaldo. Proprio Petrarca precisa inoltre che il tecnico beneventano ha trasmesso, in allegato all’offerta economica, autocertificazione sui requisiti generali di non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione, autocertificazione Antimafia, sottoscrizione del Protocollo di Legalità e autocertificazione di regolarità contributiva e fiscale. Petrarca sottolinea che “le verifiche effettuate mediante piattaforma FVOE (agli atti di quest’ufficio e su portale ANAC) hanno dato esito positivo”. Il dominus dell’Utc di Cesa effettua le verifiche di legge sull’ing. Mercaldo ma poi affida l’incarico a tale ing. Salzillo. Come è possibile? C’è di più. Nella parte conclusiva della determinazione lo stesso Petrarca precisa al primo punto che “le premesse sono parte integrante e sostanziale del dispositivo del presente provvedimento”. Peccato che le premesse siano incongruenti rispetto alla determinazione adottata. Non solo. Sempre nella parte finale della determina si legge inoltre che il professionista ha trasmesso tutte le autocertificazioni previste per legge e che le successive verifiche dell’ufficio hanno dato esito positivo. Ma, da quanto emerge nel provvedimento, il tecnico che ha fornito gli incartamenti indicati dalla normativa, che poi hanno ottenuto il via libera dell’Utc, è l’ingegnere Gennaro Mercaldo, non il suo omologo Aniello Salzillo, spuntato all’improvviso da chissà dove. Siamo certi, quantomeno ce lo auguriamo, che si tratti di una clamorosa svista dovuta forse al caldo o al troppo lavoro. Nutriamo comprensione nei confronti di Petrarca. Non è facile seguire sempre le linee Guida sugli incarichi diretti. Ma con tutta la compassione di questo mondo la determina va immediatamente revocata in autotutela. Non si scappa. La premessa, parte integrante e sostanziale del provvedimento, è incoerente rispetto alla determinazione di affidamento. L’incarico all’ing. Salzillo è illegittimo. Anche in un comune come Cesa.

Mario De Michele

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui