“Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l’Italia”. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, commentando a Repubblica le dichiarazioni di ieri del leader di Forza Italia. “Getti la maschera e dica pubblicamente di essere a favore del genocidio del popolo ucraino”, aggiunge Podolyak, citato ancora da Repubblica. Molto dura anche la reazione del portavoce del ministero degli esteri ucraino, Oleg Nikolenko, che su Facebook scrive che “le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealta’ al dittatore russo”. Nikolenko ricorda anche di aver lavorato in Libia nel 2010, quando l’allora premier incontrò Gheddafi e “baciò le mani del dittatore per mostrare lealta: diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilita’ politica e morale. Apprezziamo invece molto la pronta risposta di Meloni, che ha riaffermato l’incrollabile sostegno all’Ucraina’. Alle puntualizzazioni della premier si sono aggiunte oggi quelle del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “La posizione del Governo è sempre la stessa. Berlusconi è un uomo di pace, non ha cambiato di certo le sue posizioni a sostegno dell’Ucraina, della Nato e dell’Occidente. Abbiamo sempre votato nella stessa maniera e continueremo a votare così”, ha detto, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola ufficiali dei Carabinieri a Roma. Presente alla stessa cerimonia, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato da parte sua che “parlano gli atti di questo governo, quelli approvati da questo Parlamento e da tutte le forze politiche. La posizione dell’Italia non può essere messa in discussione e non è messa in discussione da nessuna forza, né di maggioranza, né di larga parte dell’opposizione”. “Non c’è nessuna compromissione della granitica volontà e convincimento del Governo di essere dalla parte giusta che è quella parte degli aggrediti e non degli aggressori. Poi qualsiasi opinione è autorevole ed è legittima in uno stato democratico ma il governo, e credo sia stato chiaro prima e dopo, non ha nessuna possibilità di ripensamento e nessun incrinamento della convinzione ferma e granitica sul sostegno all’Europa, alla Nato e all’Ucraina per quella che è stata una aggressione che è contraria ai nostri principi e ai nostri valori”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

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