Pista ciclabile e due corsie carrabili, marciapiede lato mare, uno spazio per bar e ristoranti ridotto rispetto a quello a disposizione oggi, wifi libero. Sarà così il «nuovo» lungomare di via Partenope, tratto del lungomare di Napoli a ridosso di Castel dell’Ovo con vista su Posillipo da un lato e Vesuvio e Capri dall’altro, secondo quanto previsto dal progetto approvato dall’amministrazione de Magistris e che Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Giunta comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, definisce «un bel progetto». Cosenza, intervenuto questa mattina in Commissione mobilità del Consiglio comunale per un dibattito sul piano mobilità del lungomare Partenope, ha parlato del progetto sottolineando che «contrariamente a quello che si poteva pensare dal rendering iniziale, non è di totale pedonalizzazione. Ci sono due corsie pienamente carrabili, sempre disponibili per il carico-scarico e pronte per le emergenze, che potrebbero essere sempre chiuse o parzialmente aperte, questo è da discutere. Ci sono due corsie ciclabili in corsia riservata, fisse e indiscutibili, fuori discussione qualunque sia la situazione della strada. La parte stradale è progettata correttamente come sottofondo e come materiali, per non avere più brutture come via Toledo e via Chiaia dove c’è una sconnessione della pavimentazione, e c’è la pendenza per le acque piovane quindi non dovrebbero esserci ristagni d’acqua. Il marciapiede lato mare resta lo stesso, per imposizione della Soprintendenza, e c’è una riduzione dello spazio per i locali presenti, senza la possibilità di utilizzare in alcun modo il marciapiede lato edifici. Saremo rigorosissimi sull’uniformità degli arredi dei ristoratori, perché oggi sono assolutamente non coordinati oltre che troppo estesi».
Nell’appalto da 13,5 milioni di euro, ha aggiunto Cosenza, «ci sono 300mila euro destinati alla tecnologia per renderla strada smart, con controllo della velocità, il wifi libero e tutto quello che la modernità consente per controllare il corretto utilizzo dell’asse. I fondi – ha sottolineato l’assessore – vanno spesi entro il 31 dicembre 2023, ci vogliono circa 6-8 mesi, speriamo meno, per arrivare all’inizio dei lavori che, da progettazione, dureranno 14 mesi. Seguendo con grande attenzione tutte le fasi, ci sono i tempi per non perdere il finanziamento. Qualsiasi variazione richiede il riesame del progetto e porterebbe a uscire fuori da questa tempistica, ma – ha concluso Cosenza – sono convinto che il progetto sia buono e abbia un buon grado di flessibilità, specialmente sulla parte carrabile che è più in discussione». «Questa amministrazione comunale è a favore delle pedonalizzazioni in generale, ritiene però che nel caso del lungomare la pedonalizzazione non abbia seguito la cronologia giusta. Sono per la pedonalizzazione, ma anche per una città che funzioni e in tutte le città con pedonalizzazioni ci sono anche trasporti che funzionano e ampi spazi per parcheggiare». Ha ribadito Cosenza.
Il tratto di lungomare compreso tra piazza Vittoria e via Acton, a ridosso di Castel dell’Ovo e dei grandi alberghi, è stato pedonalizzato durante l’amministrazione de Magistris, venendo ribattezzato in via non ufficiale «Lungomare liberato», ed è stato di recente riaperto per alcuni mesi per sopperire alla chiusura della Galleria Vittoria. Si è aperta quindi una discussione in città, anche in vista dei lavori ai quali sarà sottoposta via Partenope, sulla posizione espressa dall’amministrazione Manfredi per un lungomare nuovamente pedonale, ma con la possibilità di riaprire alla circolazione delle auto in determinate fasce orarie per ovviare al traffico nelle zone circostanti, o in casi di emergenza. Cosenza si è confrontato in Commissione con numerose associazioni intervenute, spiegando che è in corso «l’analisi dei flussi del traffico da quando è stata riaperta la Galleria Vittoria ed è stato richiuso il lungomare. Il dato di gennaio è di un afflusso di 1.750 veicoli nella Galleria Vittoria nell’ora di picco tra le 8 e le 9 di mattina. È un dato al di sotto della media degli anni precedenti, sia perché gennaio in genere è un mese a minor traffico, sia perché siamo in emergenza Covid e in generale le persone escono di meno, con qualsiasi mezzo. Il limite di saturazione della viabilità è di 2.500 veicoli, quindi c’è attualmente un margine e non siamo vicini alla saturazione. Continueremo nei prossimi mesi a misurare i flussi di traffico, vogliamo dati ogni 15 giorni per una statistica completa e per poter decidere con logica e senza posizioni ideologiche».Contraria alla prospettiva di qualsiasi tipo di riapertura al traffico veicolare la gran parte delle associazioni intervenute, tra cui Wwf, Green Italia e Greenpeace, mentre si sono espresse favorevolmente sull’apertura al traffico veicolare durante la settimana, ad eccezione del weekend, Confcommercio Campania e l’associazione «Cittadinanza attiva in difesa di Napoli». Ancora sospesa la posizione della Prima Municipalità di Napoli (Posillipo, Chiaia, San Ferdinando) nel territorio della quale ricade il tratto di lungomare di via Partenope. La presidente, Giovanna Mazzone, intervenuta nel corso del dibattito, ha spiegato che «il nostro punto interrogativo è se prendere una decisione sulla situazione attuale o su quando termineranno i lavori. Gli elementi a nostra disposizione sono pochi: se vogliamo pensare a una città europea è ovvio che siamo per la pedonalizzazione – ha detto Mazzone – ma dobbiamo contestualizzare il tutto sul piano viabilità della zona. Abbiamo necessità di mezzi su gomma e della metropolitana perché abbiamo strade in grossa sofferenza come via Chiatamone, via Santa Lucia e via Vannella Gaetani. Vogliamo capire come l’amministrazione voglia traghettare la zona del lungomare e dei dintorni».