“Il Pd è una stanza chiusa”. Non usa giri di parole Marcello De Rosa nel motivare il suo addio al partito democratico. Al sindaco di Casapesenna non è andato giù il metodo con cui i dem hanno indicato il candidato alla presidenza della Provincia di Caserta. La scelta è caduta sul primo cittadino di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra. Ma De Rosa precisa che non si tratta di una questione personalistica. “Il mio addio al Pd – spiega – dipende da motivazioni politiche. Il mio augurio al collega sindaco Antonio Mirra è che possa incontrare nel suo cammino la coerenza e la lealtà che io ho riscontrato in pochi. Con grande rammarico ho maturato la decisione di lasciare il partito democratico che ha rappresentato la mia storia, il mio credo politico e il mio impegno quotidiano. Con serenità e sollievo, al contrario, mi allontano dai falsi amici e compagni che navigano nell’ambiguità e nel gioco degli interessi personali”.
De Rosa è rimasto deluso dalla mancata discussione all’interno del partito e dall’incapacità dei vertici provinciali di aprirsi al territorio. “Nel Pd casertano – tuona il sindaco di Casapesenna – le scelte vengono prese nella stanza dei bottoni. Il partito continua a essere in mano a pochi. Così non si va da nessuna parte. Gli amministratori locali iscritti al partito non vengono presi in considerazione, per cui ho deciso di prendere le distanze dal Pd dopo anni di militanza e battaglie”. Una disamina impietosa di un partito finito da anni nelle sabbie mobili dei giochi di potere. Quale sarà il futuro politico di De Rosa? Per ora il primo cittadino di Casapesenna si prende una pausa di riflessione. “Deciderò con i miei tanti amici quale percorso intraprendere”. Sta di fatto che il Pd perde un pezzo da novanta. E un’occasione d’oro perché lascia nell’Agro aversano intere praterie al consigliere regionale Giovanni Zannini che caldeggia l’uscente Giorgio Magliocca alla presidenza della Provincia.