“Oggi abbiamo un’opportunità importante di discutere di questioni che sono chiave per l’Italia e per tutta l’agenda europea: la famiglia e le sfide demografiche. Fanno parte del cuore della politica del governo italiano, il cui obiettivo primario è avviare un cambiamento sostanziale culturale” ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Budapest Demographic Summit. “Anni fa ho fatto un discorso che mi ha dato popolarità. Ho detto, mi chiamo Giorgia, sono donna, sono madre, sono cristiana e nessuno me lo può togliere. Questo ha provocato degli attacchi, qualcuno ci ha fatto delle canzoni. Ma gli avversari non hanno capito quanto fossero le persone che hanno ritenuto quelle parole buone” ha detto la presidente del Consiglio al Budapest Demographic Summit, citando un suo discorso del 2019. “Spesso in maniera strumentale si sostiene che la migrazione contribuirà alla crescita delle nostre popolazioni. Io non sono d’accordo con questa narrazione. Sono convinta che le grandi nazioni devono prendersi la responsabilità di costruire il proprio futuro. I migranti, se pienamente integrati, possono dare un contributo ma dobbiamo essere più responsabili per noi, come cittadini europei, trovando soluzioni alle crisi del sistema europeo: il declino della popolazione non è un destino, è una scelta. E non è la scelta a cui guardiamo”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervenendo al Budapest Demographic Summit. “Ci sono nazioni più ricche dove nascono meno bambini, dobbiamo mobilitare le risorse per sostenere la famiglia così com’è, l’Ungheria dà un esempio perfetto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Budapest Demographic Summit. “Anche il Papa lo ha detto nella sua visita pastorale – ha aggiunto -. L’esempio dell’Ungheria dimostra che le cose possono cambiare se abbiamo il coraggio di fare le scelte e gli investimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile”. “Obiettivo del nostro governo rimanere in carica per molti anni, cosa inusuale in Italia, a differenza dell’Ungheria. Il nostro governo ha come priorità assoluta il numero di nascite, il sostegno alle famiglie. Per un futuro che sia migliore del presente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Serve “una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l’identità, difendere Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà”. La presidente del consiglio ha poi parlato di Caivano. “CI sono stati incidenti molto gravi a Caivano, una cosiddetta zona franca in cui sembrava che lo stato si ritirasse ed è stato dato spazio libero alla criminalità organizzata. Il governo si è messo a lavorare su Caivano e altre zone, incoraggiamo le famiglie a prendersi le responsabilità nell’educazione dei figli, nella scolarizzazione, nell’accesso alle tecnologie: vogliamo garantire un ambiente più etico e libertà di istruzione, che è una delle fondamenta”. Meloni, è arrivata al Museo delle belle arti di Budapest per partecipare al Demographic Summit accompagnata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, la premier è stata accolta dalla presidente dell’Ungheria, Katalin Novak. Meloni e Novak si sono intrattenute in un salone del museo, prima di intervenire al panel Family is the key to security, assieme al primo ministro ungherese, Viktor Orban, il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, e al vice presidente della Tanzania, Philip Isdor Mpango. Dopo uno spettacolo di balli folcloristici, i lavori sono stati aperti dalla benedizione dei vertici delle chiese di Ungheria, quella ortodossa siriaca, quella cattolica, quella riformata protestante, quella evangelica-luterana e la congregazione ebraica. Attorno alle 13.50, è in programma un incontro fra Meloni e Orban alla Karmelita Kolostor, negli uffici del primo ministro ungherese. Si sono salutati con un abbraccio il primo ministro ungherese Viktor Orban e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrandosi al Demographic Summit di Budapest. La premier ha fatto il suo ingresso nel salone del Museo delle belle arti dove si svolge l’evento accolta dall’applauso della platea e accompagnata dalla presidente dell’Ungheria, Katalin Novak. Prima di prendere posto in prima fila c’è stato il saluto fra Meloni e Orban, una stretta di mano e un abbraccio.

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