Nella giornata di mercoledì il sindaco di Aversa Franco Matacena ha firmato tre provvedimenti per la movida. Sono state emanate tre distinte ordinanze per regolamentare l’attività dei locali di somministrazione e reiterare le misure contenute in precedenti disposizioni scadute il 30 giugno. L’obiettivo è quello di riuscire a bilanciare le esigenze dei commercianti e delle diverse attività economiche con la richiesta dei cittadini di maggiore sicurezza e tutela della quiete pubblica e con il diritto alla salute. La disciplina dettata dalle ordinanze sindacali prevede che tutte le attività di somministrazione chiudano entro le due di notte e che alla chiusura siano rimossi tavolini e arredi in strada, inoltre, alle ore 23.00 dovrà cessare la diffusione di musica all’esterno, con la possibilità di prorogare l’orario alla mezzanotte nei soli giorni di venerdì e sabato. Viene anche rinnovato il divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 22.00 e, dopo tale orario, si vieta anche la vendita di alcolici in vetro a tutti gli esercizi commerciali. Sono inoltre previste pesanti sanzioni per i trasgressori, con multe che vanno dai 50 ai 3000 euro e le previsione della chiusura delle attività stesse da sette a trenta giorni, secondo la gravità della violazione. “Vogliamo che la movida sia opportunità di sviluppo per la città e non occasione di sballo incontrollato – ha dichiarato Matacena – e vorremmo anche che i nostri giovani assumessero comportamenti sani evitando l’abuso di alcolici, i cui contenitori vanno poi a insozzare la nostra bella città”. Il primo cittadino annuncia anche di aver richiesto formalmente al Prefetto di Caserta la convocazione di un tavolo di osservazione sulla sicurezza, per valutare la situazione aversana e concordare le adeguate misure.

Mario De Michele

“Primo atto firmato da Matacena e prima cambiale pagata. Mi riferisco dall’ordinanza sulla movida con cui il primo cittadino si assume la responsabilità di prorogare l’apertura dei locali e la diffusione sonora un’ora in più rispetto al passato”. Lo dichiara Mario De Michele, consigliere comunale de La Politica che serve . “Il sindaco ha scelto subito da che parte stare anche perché, dalle ricostruzioni stampa, apprendiamo che dal confronto sono stati esclusi i residenti, che sono i primi a subire i disagi della movida. L’ordinanza infatti è stata pubblicata e resa esecutiva senza incontrarli e qualsiasi iniziativa postuma servirà solo a mettere una toppa. La mia, sia chiaro, non vuole essere una critica a prescindere, condividendo l’inasprimento delle sanzioni accessorie, anche se non posso non sottolineare come in passato qualcuno che a breve siederà tra i banchi della maggioranza, sanzionato dalla polizia municipale abbia poi fatto ricorso al Tar contro le sanzioni. Inoltre vorrei sapere cosa ne pensano quegli ex consiglieri ricandidati nelle liste di Matacena che hanno sempre avuto una posizione dura sulla movida, non vorrei che l’essere papabili assessori li porti a tacere per convenienza e barattare la propria quiete con il silenzio per qualche poltrona”. “Comunque – conclude De Michele – adesso che tutta la città viene trattata allo stesso modo chiedo al sindaco di chiarire come intende procedere ai controlli dato che la coperta della polizia municipale, che va ringraziata per quanto fa ogni giorno, è corta e gli agenti fanno i controlli notturni aderendo a un progetto su base volontaria. Non vorrei che l’inserimento delle sanzioni non sia seguito da un adeguato sistema di controlli rigidi lasciando ampie parti di città in balia del caos”.

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