«Ci auguriamo che continui l’impegno del Governo con questa politica di sostegno agli enti locali». Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, commentando il Def approvato ieri dal Consiglio dei ministri. «Abbiamo bisogno di tanti investimenti – ha spiegato Manfredi – e chiaramente ci auguriamo che si continui con questa politica di sostegno agli enti locali che hanno bisogno di risorse per fronteggiare anche gli aumenti dei costi dell’energia, che stanno impattando significativamente sui nostri conti. Quindi mi auguro che l’impegno del Governo continui per fare in modo che noi riusciamo a garantire servizi di qualità ai cittadini». Napoli, ha assicurato il sindaco, «è sicuramente in prima linea su tutti i finanziamenti e sugli investimenti». Sui profughi provenienti dall’Ucraina in guerra Manfredi ha dichiarato che «si è preferito un approccio basato su quanto era stato già fatto sull’immigrazione, caso molto diverso da quello dei profughi di guerra. Io, come già sostenuto dall’Anci, avrei preferito un ruolo più attivo dei Comuni perché sono gli enti di prossimità più capaci di garantire servizi sociali e sistema di accoglienza. È stata fatta una scelta diversa, che io rispetto». Il Comune di Napoli, ha detto il sindaco, «sta garantendo sia i servizi sociali, l’inserimento scolastico, con risorse nostre perché non abbiamo avuto nessun finanziamento. Io ho chiesto anche che ci sia un finanziamento per il sostegno all’inserimento sociale e scolastico dei profughi e delle loro famiglie perché questo può garantire una migliore integrazione. Siamo in attesa di decisioni a livello centrale, il capo della protezione civile ha detto andrà verificato l’andamento della situazione e poi eventualmente ci sarebbero state anche delle modifiche rispetto ai provvedimenti che sono stati fatti». Manfredi al riguardo ha fatto sapere che alcuni giorni fa a Napoli si è tenuta una riunione sul tema con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
«La protezione civile e il Governo nazionale – ha spiegato Manfredi – hanno stabilito un certo percorso sull’ospitalità, da un lato sostenendo i profughi con una specie di indennizzo economico, dall’altro avremo un bando per le associazioni del terzo settore che possono mettere a disposizione i posti letto. Tutto questo viene gestito a livello centrale. Noi ovviamente stiamo lavorando dando il massimo del supporto, però l’organizzazione dipende essenzialmente dalla protezione civile».Sui lavori di piazza Municipio e sull’assenza degli spazi verdi, Manfredi commenta che il progetto «è stato fatto 20 anni fa da uno dei più grandi architetti viventi. La piazza non è ancora completa, quindi per dare un giudizio estetico dobbiamo aspettare il completamento». Il primo cittadino di Napoli ha ricordato che la parte centrale della piazza, quella riaperta ieri, «rappresenta il tetto della stazione, quindi è chiaro che in quella parte non si possono mettere alberi che hanno le radici e hanno bisogno del terreno sotto. Aspettiamo il completamento della piazza e poi daremo un giudizio complessivo – ha aggiunto Manfredi – partendo dal presupposto che le grandi opere di architettura dividono sempre. Sicuramente è stato coinvolto uno dei più grandi architetti al mondo e questo è garanzia di un intervento di alto livello. L’obiettivo dell’architetto è quello di avere una prospettiva e a me piace l’idea che dalla piazza sotto Palazzo San Giacomo si vedano finalmente il mare e anche la stazione marittima, e viceversa. Credo che questa sia la filosofia dell’architetto. Poi c’è tutta l’area archeologica che è stata scoperta e che sarà molto bella quando sarà completata. Infine ricordiamoci che il vero valore della piazza è tutto il sistema di trasporto che c’è sotto: ci sono 2 stazioni che connettono praticamente tutta la città ed è un nodo trasportistico fondamentale sul porto». In conclusione, Manfredi ha definito «una buona notizia» l’eliminazione del cantiere: «Avevo perso memoria della piazza senza il cantiere ed è una buona notizia il fatto che progressivamente eliminiamo completamente i cantieri e ripristiniamo la viabilità nella sua versione definitiva. Dobbiamo chiudere i tanti cantieri eterni della nostra città».