Per ridurre l’inquinamento da polveri sottili nel “Triangolo delle Morte” arrivano migliaia di alberi. Piccola, grande vittoria del Movimento Cinque Stelle al Consiglio Regionale della Campania. Su proposta del giovane consigliere pentastellato, il nolano Gennaro Saiello, il Consiglio regionale ha recepito un collegato alla finanziaria 2016. Contro le polveri sottili, salite alle stelle nelle città dell’agro nolano, uno dei rimedi sarà quello di affidarsi agli alleati naturali, gli alberi. Fondi e incentivi economici sono previsti per i comuni che acquisteranno e piantumeranno sul proprio territorio soprattutto quelle specie arboree che riescono a divorare e neutralizzare CO2 e le polveri sottili soprattutto le “temute” Pm2,5 e Pm10. «Grazie ai Cinque Stelle i comuni hanno questa nuova arma per combattere il particolato atmosferico – afferma Gennaro Saiello – «Ovviamente il fenomeno deve essere contrastato con più misure d’azione e queste che ci hanno approvato sono solo le prime». Città più verdi e meno inquinate, dunque. Studi scientifici alla mano i Cinque Stelle sostengono che un albero alto circa venti metri è in grado di assorbire circa 1000 grammi di particolato all’anno. Tra le varietà più efficaci nella lotta contro smog e inquinanti i comuni potranno scegliere per le nuove piantumazioni aceri, biancospini ma soprattutto specie autoctone come tigli, olmi, ontani, gelsi, frassini e i lecci che, un tempo ormai lontano, ricoprivano tutto l’ager nolanus. «La gente è stanca di incontri futili e vane parole – dichiara ancora Saiello – mentre gli altri si perdono in chiacchiere inutili, noi raccogliamo le istanze dei cittadini e le facciamo diventare legge. Per preservare la nostra salute e per ridurre l’inquinamento nel territorio nolano c’è bisogno di misure concrete. L’approvazione della nostra proposta circa la piantumazione di migliaia di alberi antismog è un primo passo, un segno tangibile per invertire le cose. Non ci fermeremo, abbiamo decine di progetti per l’ambiente e per migliorare la qualità della vita dei cittadini». Si attende ora il regolamento della giunta regionale per disciplinare l’accesso ai fondi da parte dei comuni.

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