NAPOLI – In una nota Antonio D’Alessandro, segretario provinciale di Prc, interviene sulle assunzioni in Asia. “Con riferimento alla notizia sulla assunzione in Asia dei lavoratori fino ad oggi impiegati da ditte esterne per l’esecuzione dei lavori in appalto – si legge – Rifondazione Comunista ritiene necessario procedere ad alcuni importanti chiarimenti:
1) ridurre gli appalti esterni appare una politica virtuosa, specie in un settore, quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani, dove il livello di infiltrazione di interessi criminali fra le aziende è molto alto; 2) internalizzare in Asia le attività oggi realizzate da ditte esterne porta ad una riduzione dei costi e non ad un loro aumento come sostenuto nell’articolo di Repubblica. Inoltre, la internalizzazione di questi appalti garantirà una migliore organizzazione del lavoro e la possibilità che anche nei quartieri oggi coperti da ditte esterne, come il Vomero ed il Centro Storico, si possa passare, nel prossimo futuro, al sistema di raccolta Porta a Porta; 3) in Italia ed in Europa esiste una tutela lavoristica che correttamente garantisce il diritto dei lavoratori impiegati in appalti ad essere assunti alle dipendenze delle società subentranti”. “Risulta, infine, paradossale – prosegue D’Alessandro – che mentre si praticano in Italia ed in Europa politiche di grande impatto sociale che allungano l’età pensionabile, a Napoli lavoratori cinquantenni debbano essere considerati inservibili. Il Prc rivendica, quindi, una politica amministrativa che riduca gli appalti esterni delle società partecipate, garantendo i livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori”.