Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha firmato un’ordinanza riguardante gli interventi di messa in sicurezza del sistema di emungimento e trattamento delle acque di falda nella zona dell’area ex Italisider, nel quartiere di Bagnoli.
Nella premessa dell’ordinanza si ricorda che il Tribunale di Napoli ha disposto l’8 aprile scorso il sequestro preventivo delle aree ubicate nell’ex area industriale Ilva e Italsider, tra cui anche l’area di colmata e l’impianto di disinquinamento delle acque di falda, attualmente nella disponibilita’ della Bagnolifutura. Il Tribunale, con lo stesso provvedimento, ha nominato il presidente di Bagnolifutura custode amministratore delle aree con il compito di “provvedere ad adottare prioritariamente le seguenti iniziative e misure tecniche necessarie a scongiurare il protrarsi della situazione di pericolo nel rispetto del crono programma sotto indicato”, in particolare per l’area di colmata e la falda acquifera, nelle more della doverosa rimozione della colmata: il “recupero di efficienza del complessivo sistema di messa in sicurezza di emergenza gia’ costruito nel 2002 ed in parte implementato nel 2008 funzionale ad evitare la dispersione degli inquinanti in aria o in mare”; “predisposizione ed attuazione di un sistema stabile e continuo di controlli di qualita’ delle acque in ingresso ed in uscita dal sistema depurativo”. Inoltre, il Tribunale di Napoli ha anche disposto il 14 giugno scorso, che ”si provveda all’integrale ripristino di funzionalita’ anche della stazione di ricarica della cosiddetta barriera idraulica e/o alla adozione di ulteriori cautele ed iniziative tecniche che impediscano lo sversamento in mare degli inquinanti (ivi compresi quelli provenienti dall’area di colmata)”, assegnando un tempo di un mese per l’esecuzione; quest’ultimo provvedimento del 14 giugno e’ stato notificato al vicesindaco del comune di Napoli in data 20 giugno , che a sua volta il 21 giugno ha invitato il presidente di Bagnolifutura di ””comunicare al Comune di Napoli i provvedimenti che saranno assunti in adempimento del provvedimento della Magistratura”.
Il presidente di Bagnolifutura ha quindi trasmesso una relazione con le misure urgenti da realizzare consistenti negli interventi di messa in sicurezza del sistema di emungimento ( attivita’ di estrazione di acqua o idrocarburi allo stato liquido dal sottosuolo ) e trattamento delle acque di falda ed ha indicato l’impossibilita’ di realizzarle per mancanza di adeguate risorse, stimate in 3milioni. Nell’Ordinanza firmata dal Sindaco si sottolinea come sia ” primario interesse dell’Amministrazione che venga evitato ogni ulteriore danno ambientale” e come sia ” necessario autorizzare l’ urgente effettuazione degli interventi di messa in sicurezza del sistema di emungimento e trattamento delle acque di falda per evitare ”ogni ulteriore danno ambientale”. Al presidente di Bagnolifutura viene disposto quindi di provvedere agli interventi di messa in sicurezza del sistema di emungimento e trattamento delle acque di falda per evitare ogni ulteriore danno ambientale ed al competente dirigente comunale titolare della spesa di mettere a disposizione le risorse necessarie pari a euro 3milioni, facendole gravare sul finanziamento del Ministero dell’Ambiente per la bonifica di Bagnoli. “Con questa ordinanza l’Amministrazione comunale sta operando il primo fondamentale passo che, nell’ambito delle richieste fatte al Governo, si pone come obiettivo di guardare in maniera complessiva alla questione dell’area di Bagnoli, che ha ormai una priorita’ nazionale”, spiega il vicesindaco Tommaso Sodano. “E’ necessario trovare le risorse e le soluzioni per dare risposte concrete dopo gli errori commessi negli anni passati. Stiamo lavorando col Ministero dell’Ambiente per ridefinire un nuovo accordo di programma che contempli sia la rimozione della colmata e la bonifica dei fondali che il completamento delle bonifiche delle aree sottoposte a sequestro e che permetta, dunque, la definitiva riconsegna dell’area di Bagnoli alla fruizione dei cittadini”, conclude.