NAPOLI – La Commissione di Vigilanza sugli atti della Bagnolifutura, presieduta dal consigliere anziano Marco Nonno, si è riunita per l’elezione del Presidente di commissione e per l’audizione dei vertici della società, presenti il Presidente Omero Ambrogi, il Vicepresidente Massimiliano Di Gioia e il Direttore Generale Tommaso Antonucci.
Constatata l’impossibilità di procedere all’elezione del Presidente a causa della mancanza del numero dei consiglieri necessario, il consigliere anziano Nonno ha chiarito che l’incontro di oggi con il Consiglio di Amministrazione della società era stato convocato su richiesta del consigliere Lebro per conoscere i motivi della mancata riapertura dei termini per la presentazione delle manifestazioni d’interesse sui suoli, in considerazione del nuovo clima determinatosi con la ripatrimonializzazione della società. Il consigliere Lebro, che ha osservato come la riapertura avrebbe, a suo avviso, consentito una partecipazione più ampia, e quindi di maggiore convenienza economica per la società, ha poi chiesto assicurazioni sulla circostanza che la compagine societaria dei soggetti che parteciperanno alla gara coincida con quella di chi ha risposto alla manifestazione di interesse.
Il presidente Ambrogi ha chiarito che le diverse sollecitazioni alla riapertura del termine sono pervenute successivamente alla scadenza dello stesso, fissato al 2 ottobre. Allo stato sono già state inviate alle quattro imprese che hanno manifestato interesse sui quattro suoli previsti dal bando, le lettere di invito per la presentazione delle offerte che devono contenere, per ognuno dei lotti per i quali si intende partecipare, l’offerta economica e quella tecnica, comprensiva di piano volumetrico. La decisione di non procedere alla riapertura è stata presa dal CdA nel rispetto di quanti avevano dato fiducia alla società in un momento difficile della sua esistenza e di una valutazione di legittimità, oltre che di opportunità, derivanti dall’unicità della procedura che si articola in manifestazione di interesse e gara. Il presidente ha, infine, annunciato l’approvazione, nella giornata di ieri, del bilancio, un obiettivo di non poco conto raggiunto grazie ad un dialogo costruttivo con i creditori teso a recuperane la fiducia.
Il consigliere Lebro è, quindi, ulteriormente intervenuto per precisare che la propria richiesta di riapertura dei termini era legata alla preoccupazione sul rischio di creazione di un cartello fra le imprese e conseguente vendita dei lotti a prezzi più bassi. Anche gli altri consiglieri intervenuti si sono espressi sulla valutazione del Cda, considerando che: rispetto alla gara le decisioni vanno prese in autonomia, ma va chiarito in che modo si è riusciti a raccogliere la fiducia di quattro soggetti (Palmieri); non ci sono stati cambiamenti nell’attività messa in campo dalla società, quindi risulta difficile comprendere i motivi della risposta positiva (Moretto); le scelte vanno prese sempre nel rispetto dell’interesse della Pubblica Amministrazione, che è quello di ottenere i maggiori ricavi dalla vendita dei suoli per colmare almeno una parte del debito esistente, quindi andavano riaperti i termini o consentito una partecipazione senza limiti all’asta successiva (Nonno).
Sulla questione è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica, Luigi De Falco, che ha ribadito la grande sinergia di azione tra il Cda e l’Amministrazione, confermatasi anche nella condivisione della scelta di non cambiare le regole a procedura aperta per evitare partecipazioni speculative di chi non aveva ritenuto opportuno presentare la manifestazione d’interesse. Gli interessi dell’Amministrazione, ha concluso l’Assessore, sono stati pienamente rispettati in quanto la gara non è al ribasso, e il segnale principale di cambiamento che si è voluto lanciare agli investitori, e che ha portato alla presentazione delle manifestazioni, è sicuramente venuto dalla nomina del nuovo CdA.