NAPOLI– Il Consiglio comunale, presieduto da Raimondo Pasquino, si è riunito oggi in via Verdi per completare la sessione di lavoro dedicata al bilancio con l’esame della delibera n. 605 di approvazione del Bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2013, con la Relazione Previsionale e Programmatica, il Bilancio pluriennale 2013-2015, di approvazione del Programma triennale dei lavori pubblici e dell’Elenco annuale dei lavori pubblici, della Politica dei Tributi locali ed indirizzi per il contrasto all’evasione e all’elusione dei tributi locali.

Nell’ora che ha preceduto l’inizio dei lavori si è svolto il question time con le interrogazioni dei consiglieri: Molisso, anche a nome dei consiglieri Gennaro Esposito e Iannello, sull’accesso agli atti dell’ultima selezione interna dei Vigili Urbani, con risposta dell’assessore al Personale Moxedano.

All’appello iniziale, al quale hanno risposto 31 consiglieri, sono seguiti gli interventi dei consiglieri ai sensi dell’art. 37 del Regolamento (questioni urgenti): il vice presidente Frezza ha parlato della prevista chiusura del poliambulatorio ASL di via Carlo De Marco che causerà gravi disagi soprattutto per gli assistiti più anziani; Nonno, sugli allagamenti che si ripetono nelle giornate di pioggia di via Pallucci a Pianura e sulla struttura ultimata e abbandonata a Soccavo, prima destinata alla Asl ma mai utilizzata, che potrebbe essere magari destinata a sede della Polizia Municipale; Guangi sulla discarica a cielo aperto nell’Ottava Municipalità, presente a Cupa S. Giovanni, dove, nonostante le bonifiche periodiche effettuate dall’ASIA, viene sversato continuamente materiale, anche amianto; Vernetti, sull’allarme inquinamento ambientale esistente in alcune zone della Campania, come Caivano,  rispetto al quale occorre una mobilitazione generale in quanto il rischio per la salute riguarda tutti i Comuni destinatari di prodotti provenienti da territori contaminati; Rinaldi sul problema dei rapporti con la categoria dei tassisti, rispetto ai quali occorrerebbe privilegiare il dialogo per evitarne la mobilitazione e i conseguenti disagi per la mobilità dei cittadini.

Il Consiglio ha quindi ascoltato la relazione dell’assessore al Bilancio, Salvatore Palma, che ha esordito ricordando che il Bilancio 2013-2015 ha grande significato perché porta nella fase attuativa il piano di riequilibrio approvato a gennaio. È un bilancio coraggioso, ha proseguito, che ha toccato le giuste corde per cercare di entrare in un circolo virtuoso, che ha i suoi precedenti nell’operazione trasparenza fatta con il Rendiconto 2011 e con il Bilancio 2012 che hanno fatto pulizia nei conti del Comune. L’assessore Palma ha continuato ricordando che, grazie al decreto 35 (per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione), avvenuta dopo l’adesione al decreto 174, è stato possibile ridurre fortemente il disavanzo, non l’indebitamento, ha precisato, è stato ridotto il cronologico dei pagamenti, e i nostri creditori ci hanno ringraziato, e già dal 2015 potremo avere un avanzo di parte corrente che potrà essere destinata ad una programmazione di attività. Il bilancio arriva in Aula per mettere in condizione l’Ente di cominciare a rispondere alle esigenze della città, pur mantenendo alcune incertezze su alcuni dati, come i tagli nei trasferimenti, rispetto ai quali la previsione di entrata è stata ridotta prudenzialmente di 69 milioni rispetto all’anno scorso, e la riforma dell’IMU, della quale è stata solo soppressa la prima rata. Tuttavia, una manovra di assestamento sarà possibile entro fine novembre, non appena questi dati saranno certi.

L’assessore si è poi soffermato sulle azioni di risanamento già messe in campo nel 2012, come la razionalizzazione delle partecipate, un lavoro enorme, ha detto, svolto anche in collaborazione con le commissioni consiliari competenti.

Si tratta di un bilancio “a progetti” che, seppure nella cornice imposta dal piano di riequlibrio, imposta azioni di programmazione, ad esempio la programmazione pluriennale di interventi sulle strade, molti cantieri sono aperti – e molti lo saranno grazie anche a una seria ricognizione dei residui da mutui, 23 milioni, che si affiancheranno ai 15 stanziati per questa voce- ; poi un importante intervento di edilizia scolastica, 12 milioni; il bilancio punta sul turismo, destinando al settore una importante percentuale dell’entrata dell’imposta di soggiorno. Sono poi state rafforzate le Municipalità, che vedono uno stanziamento di 5 milioni in più rispetto alla programmazione scorsa, con buona parte delle risorse destinate alla refezione. A queste si affiancano i 10 milioni, già disponibili, per interventi cantierabili sull’ambiente urbano. Infine, l’assessore ha ricordato l’importante azione che, attraverso i fondi europei per il settore dei trasporti, rende possibile l’avvio della tratta metro Garibaldi- Capodichino.

Altro aspetto fondamentale, il contrasto all’evasione, una piaga non solo napoletana, rispetto al quale,  abbiamo messo in campo  una azione forte, con l’armonizzazione delle banche dati, gli accordi con l’Agenzia delle Entrate e gli Uffici del Catasto, il riordino della toponomastica. Grazie al protocollo con Equitalia, sono state già recuperate importanti risorse per l’azione nei confronti dei grandi morosi. Importante, su questo fronte, la collaborazione con Municipalità che potranno vedersi riconosciuto il 50 per cento del gettito che da azioni di contrasto saranno prodotte.

Il Bilancio rafforza inoltre il patrimonio, ai quali sono state affidate una parte cospicua delle risorse provenienti dai residui attivi, per la manutenzione. Risorse aggiuntive saranno poi destinate alla contribuzione per il pagamento della Tares.

In conclusione, l’assessore Palma ha ricordato che il Bilancio in discussione, seppure figlio del piano di riequilibrio, grazie alle operazioni di risparmio e di buona amministrazione intraprese, apre margini di programmazione e prefigura l’avvio di un ciclo virtuoso nelle finanze del Comune.

Al termine della relazione, è intervenuta sull’ordine dei lavori la consigliera Marino che ha presentato un ordine del giorno con il quale si chiede di introdurre una buona prassi, fondata sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che segnali un modo diverso di approccio alla politica, e cioè, piuttosto che procedere ad oltranza, contenere i tempi di lavoro del Consiglio entro le otto ore. Interventi di Lebro (che si è detto contrario), Moretto (che invece si è detto d’accordo, considerato che non c’è termine perentorio per l’approvazione del bilancio), Gennaro Esposito (anche lui d’accordo, ricordando che il tema della conciliazione è soprattutto posto dalle consigliere che, come le altre donne, portano il peso della cura familiare),  Antonio Borriello (con la proposta di ritirare per la seduta di oggi, dedicata al bilancio, la proposta, e di riproporla in seguito). Sul tema è intervenuto infine il Sindaco de Magistris per il quale il tema merita massima attenzione, con la proposta che l’ordine del giorno valga come criterio generale di organizzazione dei lavori del Consiglio, salvo occasioni particolari, come il Bilancio, che richiedono diversa organizzazione.

Il Consiglio ha quindi cominciato il dibattito generale sul Bilancio di Previsione.

La discussione generale sulla delibera di Bilancio di previsione, svoltasi sotto la presidenza, alternativamente, del presidente Pasquino e del Vice Presidente Frezza, ha visto l’intervento di numerosi consiglieri che hanno affrontato molti dei temi connessi alla manovra soffermandosi ciascuno su alcuni aspetti.

Il consigliere Lettieri (Liberi per il Sud) ha evidenziato molti punti di criticità nella manovra, come l’andamento dei debiti fuori bilancio, il mancato appostamento delle somme per ripianare i debiti accumulati con l’adesione ai decreti 174 e 35, l’assenza di provvedimenti sulle perdite dovute ai contratti per derivati, la mancanza dei bilanci delle società partecipate, l’alto livello di tassazione imposto ai cittadini e alle imprese, unico dato certo, ha concluso, del documento di programmazione.

Il consigliere Moretto (Fratelli d’Italia) si è soffermato sulla mancanza di controllo, sia interno che analogo sulle partecipate, la lentezza nella riscossione, l’assenza di una lotta all’evasione ed elusione tributaria strutturata, il dato sulla spesa del personale, rispetto al quale sussistono ancora dubbi da parte della Corte dei Conti e che condiziona le scelte di bilancio, la mancanza di una politica seria di contenimento della spesa.

La Vice Presidente Coccia (Federazione della sinistra – laboratorio per l’alternativa) ha definito il documento contabile un elemento che crea malessere, rispetto al quale, però, si spera che la capacità dell’assessore Palma possa fugare i punti d’ombra, ravvisabili nella diminuita partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, la carente risposta alle attese dei territori.

Il consigliere Nonno (Fratelli d’Italia), pur evidenziando segnali positivi, ha sottolineato la mancata risposta al disagio delle periferie dove maggiormente è stata avvertita, in negativo, la politica dei grandi eventi che hanno tagliato fuori una parte importante di città. Ha inoltre evidenziato l’impostazione sbagliata di scelte fatte in questioni delicate, come la direzione della Polizia Municipale, in cui si è scelto un esterno senza valorizzare le professionalità interne.

La consigliera Molisso (Ricostruzione Democratica) ha rilevato l’assenza di un bilancio sociale e di genere, strumento indispensabile per mettere in condizione i cittadini di conoscere le politiche e di valutare l’operato dell’amministrazione. Ha in particolare criticato l’assenza di chiarezza su alcuni punti, su come ad esempio le partecipate spendono le risorse e come queste si traducano in servizi per i cittadini, preannunciato un voto politico, negativo, sul bilancio, denunciato la mancata interazione della Giunta con il Consiglio e la non condivisione di scelte programmatiche come le assunzioni senza procedure di concorso di evidenza pubblica.

Lebro (UDC) che ha preannunciato un voto a favore del bilancio, sano e preciso, valutando positivamente che si sia riusciti, con una scelta coraggiosa e condivisa, a rimettere in sesto il Comune, “raddrizzare la Concordia”, senza dichiarare il dissesto e senza aiuto da parte del Governo,  invitando a fare di più sul piano della lotta all’evasione, a favore dell’equità, e augurandosi che possa iniziare, con questo bilancio, una stagione di cambiamento per creare sviluppo e lavoro.

Rinaldi (Federazione della sinistra – laboratorio per l’alternativa) ha invece preannunciato la presentazione di 297 ordini del giorno tesi al miglioramento politico del bilancio che manca di scelte significative. Ha criticato la relazione dell’assessore, definita fredda e improntata dalla parola chiave “risanamento”, alibi di tutti i Governi ispirati dalle politiche recessive della Banca Centrale Europea, ribadendo la scelta dell’opposizione e la critica al basso profilo della compagine amministrativa.

Attanasio (Misto – Federazione dei Verdi) ha rinunciato all’intervento di carattere generale preannunciando il proprio contributo sulle politiche ambientali racchiuso in un ordine del giorno presentato.

Guangi (PDL), pur valutando positivamente che negli ultimi due anni si sia riusciti ad abbattere il disavanzo, anche grazie alle risorse dei decreti 174 e 35, ed apprezzando lo sforzo fatto dall’assessore Palma, sempre presente in Commissione, ha preannunciato voto negativo soprattutto per le carenze riscontrabili nel bilancio: difficoltà nella dismissione del patrimonio e mancati introiti dall’ERP, necessità di fare di più per la manutenzione delle case del patrimonio comunale, per i giovani, per gli impianti sportivi delle periferie, e per le Municipalità.

Antonio Borriello (PD) ha invitato, poiché la città sta vivendo un forte stato di sofferenza, a riaccendere la speranza con attenzione verso giovani e donne, ha anticipato alcune proposte programmatiche in loro favore, sollecitato a valutare la possibilità di uscire anticipatamente dal piano del predissesto e auspicato un confronto sulle cose da fare per Napoli cominciando a costruire, pur nella distinzione dei ruoli, una nuova esperienza del centro sinistra in città.

Marino (IDV) ha espresso una considerazione di carattere politico generale contestando che la politica sia pura gestione dell’esistente ma azione per restituire alla città la capacità di sognare, di vivere bene, investendo sulla cultura, come elemento di crescita civile e sociale. Per questi motivi, ha preannunciato voto favorevole sul bilancio che è ispirato alla volontà di cambiamento di cui la città ha bisogno.

Pace (Misto – Centro Democratico) ha auspicato un lavoro affinché il centro sinistra rimoduli la propria azione, a favore della collettività e non per il mantenimento del potere. Va però cambiata l’attenzione dell’Amministrazione verso il Consiglio e va rimodulata la partecipazione delle Municipalità che devono essere protagoniste e non ritardare le risposte ai bisogni. Va migliorata la comunicazione di ciò che fanno Amministrazione e Consiglio e prestata maggiore attenzione al contributo che viene espresso, anche dalla maggioranza, negli ordini del giorno.

Fiola (PD) ha annunciato la presentazione di un emendamento per estendere al altre categorie esenzioni già previste. Nella convinzione che democrazia partecipativa sia partecipare alla discussione, all’elaborazione e all’attuazione dei programmi, dopo aver espresso alcune perplessità sulle partecipate, in particolare sull’operato di Napoli Servizi nella gestione del patrimonio, ha annunciato voto contrario al bilancio, per aderire, pur non condividendole, alle indicazioni di partito, dicendosi pronto, tuttavia, nell’interesse della città, se i voti del gruppo dovessero essere necessari, a metterli a disposizione.

Capasso (IDV) ha espresso un plauso all’assessore al Bilancio e all’intera Amministrazione per il coraggio mostrato nell’eliminazione dal bilancio dei crediti inesigibili e nella chiarezza rispetto al passato. Questa operazione verità è alla base di tutto e un voto positivo al bilancio va nella direzione di risolvere i problemi della città.

Russo (IDV), condividendo l’elogio dell’azione di pulizia nei conti per rimettere in moto la città, ha tuttavia chiesto maggiore impegno e concretezza da parte dell’Amministrazione per concentrare gli sforzi su quelle che sono le necessità dei cittadini, compensando i sacrifici che si chiedono con l’efficienza dei servizi offerti, innanzitutto efficientando la macchina comunale e meglio distribuendo il personale, a partire dalla Polizia municipale affinché sia presente in tutte le Municipalità.

Ciro Borriello (SEL) ha annunciato un emendamento che preveda un fondo comunale anti crisi a favore dei giovani titolari di partita Iva e di aziende in crisi, che sono le vere urgenze del momento nonostante l’attenzione generale della politica nazionale sia concentrata su altri aspetti. E questo mentre i comuni soffrono per le scelte dei Governi.

Grimaldi (Federazione della sinistra – laboratorio per l’alternativa) ha rilevato che nel bilancio ancora persista una vecchia concezione di Napoli centralista che non tiene conto delle complessità esistenti e dei bisogni delle periferie, evidenziando scarsa capacità di rispondere in termini di qualità e quantità alle necessità di chi abita gli alloggi del patrimonio Erp in periferia. Il giudizio sul documento rimane pertanto sospeso, in attesa di risposte più incisive su questo tema.

Terminato il dibattito, il presidente ha dato la parola all’assessore Palma per la replica.

Dopo la discussione generale, l’assessore al Bilancio Palma ha replicato a tutte le osservazioni formulate dai consiglieri sui vari aspetti (le appostazioni in bilancio delle rate di restituzione dei debiti, la vigilanza sui prodotti derivati, che deve restare alta, anche se al momento si evidenziano utili e non perdite, l’inesistenza di accensione di nuovi mutui, non possibile in termini di legge, il rafforzamento delle Municipalità e l’attenzione alle periferie che serve allo sviluppo della democrazia partecipativa, i debiti fuori bilancio per i quali nel piano di riequilibrio è stata già prevista una copertura su base decennale) soffermandosi su alcuni temi più generali, in particolare la questione delle partecipate, la fuoriuscita dal predissesto, la lotta all’evasione.

Sul controllo sulle partecipate – precisato che è stato spostato di un anno l’obbligo del bilancio consolidato – l’assessore ha valorizzato il percorso di fusione delle partecipate della mobilità che presto, con la creazione della Holding, completerà il processo di efficientamento e risanamento delle partecipate comunali. Già oggi, però, le partecipate sono tenute ad alcuni adempimenti per la trasparenza e la verifica dei risultati. Ribadito che in un secondo step, una volta approvato il bilancio, si potrà entro il 30 novembre fare una manovra incrementativa di risorse per le esigenze che si manifesteranno, l’assessore Palma ha ricordato che non è possibile ancora, perché non prevista dalla norma, una fuoriuscita anticipata dal piano di riequilibrio, anche se il Comune potrà uscire dal disavanzo corrente già nel 2014. Se il piano sarà approvato, sarà possibile chiedere una riforma del decreto 174. Gli obiettivi già raggiunti consentono ora di concentrarsi con tutta l’attenzione sulle azioni per contrastare l’evasione fiscale ed elevare l’indice di riscossione.

Ribadito che questo bilancio va inteso come un documento di verità e trasparenza, l’assessore Palma ha concluso anticipando che il raggiungimento dell’equilibrio nella parte corrente e le risorse recuperate consentono già  di destinare i proventi delle dismissioni del patrimonio non al ripiano del disavanzo ma a progetti di sviluppo per la città.

Anche il Sindaco de Magistris è intervenuto nel dibattito definendolo molto utile, e auspicando che il lavoro delle prossime ore possa rendere il bilancio ancora migliore su due direttrici in particolare, quella di una maggiore attenzione al patrimonio, che significa anche attenzione al diritto alla casa e al lavoro, e di prefigurazione, con la manovra di novembre, della  destinazione delle risorse che nel frattempo avremo a disposizione una volta che la Corte dei Conti avrà approvato il piano di riequilibrio, approvazione attesa per i primi di novembre.

Soffermandosi sui grandi progetti con finanziamenti europei, per i quali presto saranno pubblicati i bandi per milioni di euro per interventi che inizieranno nel 2014 e che dovranno concludersi entro la fine della consiliatura, il Sindaco ha detto che siamo di fronte ad un cambio radicale nella città, reso possibile da azioni strutturali messe in campo.

Invitando ad un lavoro comune, tra maggioranza e opposizione, per migliorare il bilancio, il Sindaco ha concluso ricordando che la città apprezza, più che le divisioni, il senso di unità che le istituzioni possono mettere in campo.

Il Consiglio, così come richiesto a inizio seduta dal consigliere Lebro, ha votato a maggioranza (contrari i consiglieri Vasquez e Rinaldi) per la sospensione della seduta per consentire ai Capigruppo, insieme all’assessore Palma e al Vice Sindaco Sodano, un esame preventivo dei documenti presentati: 11 mozioni, 2023 ordini del giorno, 12 emendamenti e 14 emendamenti tecnici.

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