NAPOLI – Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha presentato le proprie dimissioni dall’incarico. Le dimissioni sono arrivate quasi in contemporanea al voto del Consiglio Provinciale che aveva approvato la delibera di contestazione di incompatibilita’ nei suoi confronti alla luce della legge che vieta di ricoprire contemporaneamente la carica di parlamentare e presidente della Provincia.

In consiglio si erano evidenziate anche delle spaccature all’interno dei gruppi. La mozione di incompatibilita’ era stata depositata da Giovanni Bellere’, esponente di Fli, sconfessato dagli altri due consiglieri finiani contrari, come gli altri rappresentanti dell’opposizione, eccetto il consigliere di Fed Giorgio Carcatella, favorevole. Favorevole anche l’Udc, nonostante la revoca della vice presidenza, che ha pero’ determinato il voto contrario di Ciro Ascione. Fli e Udc dunque divisi al loro interno sulla partita giocata sul filo del cavillo. Luigi Cesaro, trascorsi i 10 giorni, si ripresentera’ in consiglio per comunicare la sua posizione e l’assemblea avra’ altri 10 giorni per rendere definitiva qualunque decisione. La strategia adottata dal presidente della Provincia di Napoli, eletto nel 2008 con un accordo Pdl – Udc, e’ stata dunque diversa da quella adottata da altri amministratori campani decisi a candidarsi alle politiche del 2013 che si sono dimessi, e cioe’ i sindaci di Portici (Vincenzo Cuomo) e Avellino (Giuseppe Galasso) del Pd e Giugliano (Giovanni Pianese) del Pdl. L’ente evita il commissariamento e proseguira’ l’attivita’ fino alla costituzione della citta’ metropolitana a fine 2013.

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