NAPOLI – La commissione Scuola, presieduta da Salvatore Pace, ha incontrato oggi l’assessora all’Educazione Annamaria Palmieri per fare il punto sullo stato dell’edilizia scolastica cittadina e sulle risorse relative disponibili. La responsabile della scuola ha spiegato che le linee di finanziamento per l’edilizia scolastica sono sostanzialmente tre: gli ex fondi Cipe, gestiti dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, ai quali lo scorso anno, con il secondo stralcio sbloccato dal precedente Governo, sono state ammesse quaranta scuole, che vanno ad aggiungersi alle venti già beneficiate dal primo stralcio del 2009. L’iter procedurale, con il bando di gara, dovrebbe concludersi entro l’anno in corso, per un totale di interventi, prevalentemente di messa a norma, del valore di complessivi quattro milioni di euro.

 

La seconda fonte di finanziamento riguarda, invece, i fondi Pon Fesr 2007/2013 gestiti dal Ministero dell’Istruzione ai quali, dopo un allargamento della platea di beneficiari, sono state ammessi sessanta istituti scolastici, per un finanziamento pro capite che arriva fino a trecentocinquantamila euro, per interventi di carattere strutturale ed infrastrutturale, sui quali la prossima settimana sono in programma incontri per un monitoraggio in itinere dello stato degli interventi.

 

Infine, il capitolo risorse per la manutenzione straordinaria a carico del bilancio comunale. Per quest’anno le risorse disponibili dovrebbero ammontare a quattro milioni di euro (le somme destinate alle Municipalità, in base al decentramento, sono direttamente definite con l’assessorato al Bilancio). Da non sottovalutare, infine, l’aspetto della mancanza, nella maggior parte delle Municipalità, competenti in base al decentramento alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole, di un’anagrafe dell’edilizia scolastica, che faciliterebbe la determinazione degli interventi da effettuare, necessaria dopo l’abolizione della possibilità di bandire una gara a contratto aperto (con sola indicazione del tipo di manutenzione, ordinaria o straordinaria). Una circostanza che impone alle Municipalità un avanzato livello di progettualità, necessaria per l’accesso ai fondi, ma spesso assente per mancanza di figure tecniche adeguate.

I commissari intervenuti (Beatrice, Frezza) hanno osservato, in particolare, l’inadeguatezza della previsione di bilancio destinata all’edilizia scolastica. Sulle difficoltà, per mancanza di figure tecniche adeguate, per le Municipalità di predisporre l’anagrafe dell’edilizia scolastica, potrebbero attivarsi convenzioni con le Università cittadine per la messa a disposizione di studenti o laureandi in materie tecniche, sulla falsariga della collaborazione già avviata con gli Ordini professionali in altri settori (Frezza).

In chiusura, sono stati richiamati i casi delle suole Musto-Fedro, per la quale si è in attesa del parere dell’Avvocatura sull’atto di cessione del suolo, e della scuola Augusto di via Terracina, oggetto di un fitto passivo diventato eccessivamente oneroso.

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