Alle 11.45 si è concluso lo spoglio delle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città metropolitana di Napoli. Ieri si erano recati alle urne, presso i seggi allestiti nella sede dell’ente in piazza Matteotti, 1450 votanti su 1537 aventi diritto. Le operazioni di spoglio si sono svolte in modo tranquillo. Nessun voto è stato contestato e tutti i voti sono stati attribuiti. Quando i risultati sono ancora parziali in testa c’è la lista collegata a de Magistris con 9 seggi attribuiti, quindi il Pd con 7 e Forza Italia con 5. Lo scenario potrebbe cambiare leggermente, nel senso che con i resti gli arancioni potrebbero avere 10 seggi togliendone uno ai Democratici. Un seggio a testa ai Napoli Popolare, che fa capo a Sommese e Gioacchino Alfano, al Movimento Cinque Stelle e a Noi Sud di Milo. Proprio l’ingresso dei grillini, con un seggio, è la sorpresa di queste elezioni. Così come il più votato è stato il sindaco di Mariglianella, Di Maiolo, di Forza Italia. Le elezioni sono state condotte con il voto ponderato, ovvero consiglieri e sindaci dei centri più grossi hanno maggior potere di voto. E così gli arancioni, sugli 84mila voti totali, hanno riportato 37500 voti, mentre il Pd si è fermato a 26mila. Ha votato il 94% degli aventi diritto. Vale a dire che si sono recati alle urne per l’elezione del consiglio metropolitano in piazza Matteotti 1450 dei 1537 aventi diritto tra sindaci e consiglieri dei 92 Comuni dell’area metropolitana. I risultati definitivi si dovrebbero conoscere nella giornata di oggi. Dal punto di vista politico, scoppia un caso tra gli arancioni del sindaco Luigi de Magistris: Gaetano Troncone, il consigliere comunale della lista «De Magistris sindaco» non è andato a votare. E questo, data la particolare natura delle elezioni in questione, dove vige la regola del voto ponderato, vale a dire che i consiglieri comunali di Napoli valgono più o meno 800-900 volte le preferenze dei loro colleghi di Comuni più piccoli, potrebbe condizionare il progetto arancione di essere il gruppo più numeroso nell’assemblea di Santa Maria la Nova. Perché Troncone ha disertato? Il Consigliere comunale di Napoli ambiva, essendo un uscente, a essere inserito nella lista. Sembrava che questo mal di pancia fosse passato perché negli ultimi giorni c’era stato una riavvicinamento tanto che Troncone ha partecipato anche alle riunioni di maggioranza. Evidentemente solo all’ultimo momento Troncone ha deciso di non partecipare alle operazioni di voto. Oltre alla mancata candidatura Troncone è scontento perché tra coloro che vorrebbe più spazio, e magari un posto in giunta al Comune, ipotesi oggettivamente complicata. Inoltre, il consigliere eletto nella lista che porta il nome del primo cittadino non è nuovo a queste prese di posizione, anche nella passata consiliatura ci fu uno scollamento. Non votò tre bilanci e numerose altre delibere. Tra le ipotesi del suo non voto potrebbe avere un peso anche il fatto che gli arancioni hanno candidato consiglieri sbarcati nel bus arancione solo negli ultimi mesi.

 

 

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