La Commissione Personale, presieduta da Elio Izzi, ha discusso oggi delle problematiche del Corpo di Polizia Municipale con la partecipazione del dirigente dell’Area Legale, colonnello Carriola, e rinviando la più ampia trattazione del tema ad un ulteriore incontro al quale saranno invitati il Sindaco, attuale detentore della delega specifica, il consigliere da questi delegato, Sgambati, il dirigente della Polizia Municipale Area operativa, colonnello Esposito (oggi assente per un disguido organizzativo), il vice direttore generale dell’area Risorse Umane, Maida. Nella introduzione, il presidente Izzi ha elencato i numerosi problemi, già in parte discussi con le organizzazioni sindacali in una precedente riunione, in sintesi: la reale consistenza del personale di Polizia Municipale presso le Municipalità, i numerosi casi di inidoneità al servizio in strada anche tra gli assunti in anni più recenti, turni di lavoro programmati con scarso anticipo, trasferimenti immotivati non supportati dalla relativa istanza, la collocazione e i compiti dei capitani, la mancata rotazione dei responsabili delle sezioni territoriali, soprattutto, l’assenza di un unico comandante del Corpo. Su questi argomenti si è sviluppato il dibattito dei consiglieri, non potendo, il colonnello Carriola, esprimersi su aspetti che non rientrano nella competenza del settore legale della Polizia Municipale, del quale esclusivamente si occupa. Tuttavia, sul problema del vestiario (problema sollevato dal consigliere Santoro) ha comunicato che è in corso di svolgimento la gara per la fornitura mentre sul problema delle funzioni dei capitani ha specificato che tra i compiti di questi ultimi, che sono istruttori direttivi di vigilanza, non è escluso quello del coordinamento del personale su strada. I consiglieri hanno tutti richiesto un approfondimento da svolgersi con gli altri soggetti ai quali compete il coordinamento politico e amministrativo del settore, soffermandosi su: i continui scandali feriscono l’onore del Corpo, nel quale in stragrande maggioranza ci sono lavoratrici e lavoratori che compiono il proprio dovere, che soffre per la mancanza di un comandante (il “triumvirato” non si è concretamente visto all’opera) e di un riferimento politico nella figura di un assessore (Santoro); vergognosi i dati, ancora oggi sui settimanali nazionali, relativi all’altissimo numero di rappresentanti sindacali (400 su 2000 addetti), occorre una informativa più precisa sul personale in strada e sui cambi di qualifica che hanno ulteriormente ridotto lo stesso (Gennaro Esposito); gli abusi nella gestione dei permessi sindacali, se esistenti, vanno addebitati all’amministrazione e al suo omesso controllo, così come sull’esercizio di altri istituti, previsti da regole contrattuali, come la mobilità e i cambi di profilo per cause di salute, è l’amministrazione che deve fornire i necessari chiarimenti (Moretto); tra le molte realtà che in città presentano disfunzioni, quella cruciale della gestione della Polizia Municipale va affrontata in un chiaro confronto con i responsabili amministrativi e politici da svolgersi al più presto (Russo).

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