E’ stato presentato oggi il Rendiconto della gestione relativo all’esercizio finanziario 2013 che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Provinciale entro il 31 maggio prossimo. Ancora un bilancio segnato pesantemente dai tagli imposti dal Governo che con la Legge di Stabilità 2013, approvata con Legge 24 dicembre 2012, n. 228, ha inasprito ulteriormente per le Province il sacrificio finanziario relativamente agli esercizi 2013 e 2014. In particolare l’art. 1, comma 121, della citata Legge, rimodula la definizione dei tagli da parte delle Province per gli anni 2013 e 2014, già operati dal decreto Spending Review 95/12, pari rispettivamente a 1.200 milioni di euro per l’esercizio 2013 ed a 1.250 di euro per l’esercizio 2014. Nonostante tutte le difficoltà la Provincia di Napoli ha continuato ad assicurare alla comunità i servizi che ha da sempre garantito. I dati contenuti nel rendiconto consentono il mantenimento degli equilibri finanziari ed, in particolare, la copertura delle spese di funzionamento e di investimento; gli stanziamenti previsti sono stati adeguati a garantire lo svolgimento delle attività ed il funzionamento dei servizi, con forte aderenza a quanto contenuto nelle previsioni. “Abbiamo mantenuto alto il livello di finanziamento degli investimenti soprattutto nel comparto dell’edilizia scolastica, con una spesa pari a circa 70mln di euro per acquisizione ristrutturazione ed il completamento di edifici scolastici – ha affermato l’assessore provinciale al Bilancio, Marilena Nasti – analizzando il rendiconto – così come abbiamo garantito il finanziamento di due nuove scuole nel comune di Napoli ed una nel comune di Acerra; anche la spesa prevista per il settore sociale è stata ampiamente garantita come la razionalizzazione delle nostre aziende partecipate che continueranno ad offrire i servizi per l’ente riuscendo, non senza sforzi, ad assicurare il mantenimento di tutti i livelli occupazionali, nonostante le follie normative che con novità e abrogazioni che si sono rincorse nel corso del 2013, hanno messo in seria difficoltà le attività di programmazione dell’ente”. “Tutto questo – ha aggiunto la Nasti – non senza aver dovuto affrontare enormi difficoltà derivanti dalle minori entrate circa i trasferimenti statali per progetti di mobilità sostenibili e quelli regionali relativi ai fondi FAS e FEP, decrementi importanti relativi alle imposte provinciali di trascrizione e imposte sul premio R.C.A. (legate alla crisi del comparto automobilistico) nonché pesanti tagli dei fondi per il Trasporto Pubblico Locale. Inoltre, rispetto all’anno precedente, sono mancati all’appello oltre 16mln di euro di finanziamenti CIPE per il recupero del patrimonio scolastico”.

 

 

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