NAPOLI – Il Consiglio Comunale, presieduto da Raimondo Pasquino, con 33 presenti, ha cominciato la seduta odierna, in prosecuzione di quella del 28 giugno nella quale erano state svolte le relazioni dagli assessori Palma e Fucito, sulla delibera di proposta al Consiglio n. 276 “Determinazioni in merito alla qualificazione delle attività attualmente svolte dalla società Napoli Servizi SpA, sull’affidamento in regime di in-house providing, per il periodo dal 1° luglio 2013 al 30 giugno 2018, delle attività in Convenzione ivi compresi i servizi di gestione, valorizzazione e/o dismissione del patrimonio immobiliare. Autorizzazione agli adempimenti conseguenti.”

In apertura, la Vice Presidente Elena Coccia ha ricordato l’astrofisica Margherita Hack, scomparsa ieri all’età di 91 anni, sottolineandone la grande capacità di divulgatrice della scienza, dei cieli e delle stelle, ma soprattutto di emblema della laicità, senza la quale, come amava ripetere la Hack, non ci può essere vera democrazia. Un’etica laica che aveva assunto a proprio imperativo fondamentale di vita, vita nella quale anche l’impegno politico, nelle file della Federazione della Sinistra, occupava un posto importante, solo ultimamente messo da parte per motivi di salute. Successivamente, il presidente Pasquino ha aperto il dibattito sulla delibera dando la parola al presidente della Commissione consiliare Patrimonio, Vincenzo Varriale, che ha riepilogato il lavoro di analisi e discussione sull’atto deliberativo svolto dalla commissione. Varriale ha poi proposto, a titolo personale, la costituzione di un osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attività della Napoli Servizi per tutta la durata dell’affidamento, anche attraverso il supporto della commissione. Proposta anche la pubblicazione periodica di rapporti periodici delle attività svolte. Sono poi intervenuti i consiglieri: Lebro (UDC) che, annunciando il voto favorevole, ha anticipato la presentazione di un emendamento per l’istituzione, da parte della società, di sportelli territoriali per i cittadini nelle zone dove vi è maggiore presenza di edilizia residenziale pubblica; Fellico (FdS) per il quale era possibile, essendoci tempo a disposizione, fare meglio e di più, anche dando il tempo alla Napoli Servizi di meglio organizzarsi, evitando di arrivare ad un atto che punta su speranze e scommesse di cui la città, che aspetta invece certezze, non ha bisogno; Moretto (Fratelli d’Italia) che ha definito l’operazione sconcertante, non utile e lontana dai cambiamenti annunciati nel programma elettorale che prevedeva di fare tagli alle partecipate e non di creare ulteriori pesi per le casse comunali, che fanno correre all’Amministrazione il rischio di perdere i contributi del piano di riequlibrio. La scelta compiuta, in continuità con le scelte delle passate amministrazioni sulle partecipate, è contro gli interessi generali per mantenere gli interessi di pochi.

Presieduto dal Vice Presidente Frezza, il dibattito consiliare sulla delibera per la qualificazione “di interesse generale” delle attività di Napoli Servizi e sull’affidamento della gestione del Patrimonio,  è continuato con gli interventi dei consiglieri: Maurino (Federazione della Sinistra e Laboratorio per l’Alternativa) che ha sottolineato il cambio di passo compiuto con questa delibera che, in controtendenza con le scelte compiute a livello nazionale ed internazionale, non tralascia la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali di 1474 lavoratrici e lavoratori; dopo vent’anni siamo di fronte ad un cambiamento epocale, una sfida che non può essere persa e va affrontata anche esercitando, da parte del Consiglio, il controllo che in passato è mancato; Nonno (Fratelli d’Italia), che ha richiamato il mancato ascolto dell’utenza, rispetto alla gestione del patrimonio immobiliare, e criticato i duplicati di funzioni, tra la partecipata e gli uffici comunali (come parchi e giardini, logistica, viabilità); per anni le partecipate hanno avuto una gestione clientelare ma, per rilanciare l’efficienza della Pubblica Amministrazione, andavano fatte altre scelte, concludendo con la considerazione che Napoli Servizi, mancando delle professionalità adeguate, non sarà in grado di svolgere i compiti che le vengono affidati; Russo (IdV) per il quale non esistono difficoltà tali da impedire l’approvazione della delibera, rispetto alla quale non esistono strade alternative. Il controllo, da parte dell’Amministrazione e del Consiglio, dovrà essere sicuramente esercitato, e i dipendenti dovranno dare il massimo contributo tenendo conto delle gravi difficoltà che stanno attraversando la città e il Paese; Iannello (Ricostruzione Democratica), che ha annunciato il voto favorevole alla delibera, e spiegato che l’atto va nel solco tracciato dal programma elettorale che prevedeva il ritorno ad un corretto rapporto tra pubblico e privato; con la delibera si ritorna alle regole di buona e ordinaria amministrazione, ha concluso, annunciando la presentazione di un emendamento volto a chiarire che il quadro normativo della delibera è in accordo col dettato  normativo vigente; Santoro (FLI) che ha posto l’accento sulla fretta eccessiva con la quale si chiede di approvare l’atto, impedendo un approfondimento sia della delibera che del parere dei Revisori dei Conti e del parere del Segretario Generale, mentre la delibera è basata su una interpretazione del concetto di interesse generale che potrebbe essere interpretata diversamente dal Governo centrale. Rilevato che già nei primi mesi di quest’anno c’è stata una riduzione degli incassi rispetto allo scorso anno, ha espresso la preoccupazione che il disciplinare si trasformi in una cambiale in bianco ed annunciato il voto contrario rimandando agli emendamenti la possibilità di arginare i danni e suggerendo l’invio alla Procura della Corte dei Conti della documentazione su un argomento che certamente ne desterà l’attenzione.

In proposito il Presidente Pasquino, sottolineando la grande trasparenza e linearità negli atti amministrativi, ha osservato che, se richieste, le carte saranno inviate alla magistratura.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di: Gennaro Esposito (Ricostruzione Democratica) che ha ricordato che il centro del piano di riequilibrio è la vendita degli immobili del patrimonio, ed è una garanzia che la vendita avvenga attraverso una gestione pubblica, mentre la precedente gestione privata ha mostrato molti problemi (come dimostrato dal contenzioso originatosi) ed il privato, nella terza città d’Italia, è in generale incapace di perseguire l’interesse pubblico; ha sottolineato che con l’atto in questione si inverte la tendenza, dettata dalla finanza virtuale, alla cannibalizzazione degli asset pubblici e preannunciato la presentazione di emendamenti volti ad attribuire all’intera società e a tutte le sue attività svolte la qualificazione di “interesse generale”.

Il Segretario Generale Virtuoso è intervenuto a questo punto del dibattito per chiarire, a seguito degli interventi dei consiglieri in merito, che compito del Segretario Generale è per norma regolamentare quello di formulare osservazioni, che sono sintesi degli elementi di conoscenza, mentre il parere di legittimità sugli atti è dall’ordinamento è attribuito ai dirigenti.

Nel dibattito sono quindi intervenuti i consiglieri: Rinaldi (Federazione della Sinistra e Laboratorio per l’alternativa) per il quale l’amministrazione sta giocando una partita importante e storica per la città, decisiva sarà d’ora in poi la capacità di esercitare il controllo sulla gestione del patrimonio, grazie ad una più stretta collaborazione tra amministrazione, Consiglio, dirigenza della società; Troncone (IdV) che ha annunciato il proprio voto favorevole, sintetizzando gli aspetti considerati più innovativi della delibera, come i meccanismi di controllo e le modalità di gestione del contenzioso; Antonio Borriello (PD) che ha detto di condividere la scelta di non mantenere l’esternalizzazione, una scelta di carattere politico, costruita nel Consiglio, che tutela i lavoratori; osservando che Napoli è il Comune che ha internalizzato più servizi, ha concluso augurandosi che si sappia coniugare la funzione pubblica e la disciplina del privato. Napoli Servizi è una società che svolge una miriade di attività, alle quali ora si aggiunge l’attività relativa al patrimonio, che tutta, nel suo complesso, deve avvenire in un’ottica di valorizzazione. Ha annunciato infine un emendamento che, in caso di eventi privati, questi siano interamente gestiti dal proponente ed ha proposto che sia presentato al più presto bilancio di previsione perché importantissimo per la riorganizzazione delle partecipate; Coccia (FdS e Laboratorio per l’Alternativa) che ha definito di estrema modernità la delibera che inverte la tendenza finora imperante e, in linea con gli economisti che hanno denunciato i danni e il restringimento dei poteri dello Stato prodotti dalla privatizzazione estrema, opera in funzione della riorganizzazione ed efficientamento dei servizi; Attanasio (Gruppo Misto – Verdi ecologisti), per il quale questo atto va valutato con soddisfazione; condividendo con Varriale l’opportunità di istituire un osservatorio, ha rilevato la necessità che sia data, con la piena trasparenza, agli amministratori ed ai consiglieri, la possibilità di conoscere la reale consistenza e la destinazione del patrimonio mentre, sia dal punto di vista legislativo che della gestione, va promosso un cambiamento nell’edilizia residenziale pubblica; Pace (Centro Democratico), che ha sottolineato che la scelta fatta con la delibera è di grande spessore perché rappresenta il tentativo di dare una diversa visione del ruolo del pubblico in una democrazia matura e un passo decisivo nella direzione del cambiamento della città di cui da qui a tre anni anche i cittadini potranno avere piena coscienza; Fiola (PD) che, pur condividendo le scelte del rinnovo della convenzione con Napoli Servizi e l’internalizzazione della gestione del patrimonio, ha sottolineato che occorre mettere le partecipate in condizione di essere operative e di portare al pareggio i propri bilanci mentre, per l’efficienza delle partecipate, annuncia la richiesta di svolgere una seduta monotematica; Grimaldi (FdS e Laboratorio per l’Alternativa), per il quale la discussione risente delle difficoltà della gestione del patrimonio e dei tempi, che potevano essere anticipati, ed esprime tuttavia la considerazione che con l’atto il Comune rientra nella piena funzione di controllo del proprio patrimonio, concludendo con l’appello allo stanziamento di fondi per la manutenzione straordinaria degli alloggi e al recupero di un rapporto positivo con i lavoratori di Napoli Servizi anche per un recupero di efficienza nell’insieme delle attività; Ciro Borriello (SEL) per il quale, con la delibera sul patrimonio, siamo ad un crocevia importante  nel quale è possibile, dopo i guasti determinati dalla gestione Romeo, ottimizzare le risorse e imprimere una vera svolta per migliorare il sistema.

Concluso il dibattito generale, il presidente Pasquino ha dato la parola al Sindaco per un breve intervento, prima delle repliche affidate agli assessori Palma e Fucito.

Al termine del dibattito, è intervenuto il Sindaco de Magistris che ha voluto innanzitutto associarsi al ricordo della Vice Presidente Coccia dedicato a Margherita Hack, una scienziata e una donna di grande onestà intellettuale e vicina alla città. Sulla delibera, ha detto che essa è molto coraggiosa perché contrasta il pensiero unico dominante del liberismo (vero collante tra i Governi Berlusconi, Monti e Letta) per il quale i risultati positivi derivano solo dal mercato. Pur non essendo a priori contrari all’intervento dei privati, purché coniughino i loro interessi con l’interesse della città, questa delibera dimostra che il pubblico può essere efficiente e funzionale. Con onestà intellettuale occorre riconoscere che stiamo garantendo posti di lavoro che altrimenti sarebbero stati tagliati, in una battaglia alta e difficile che porteremo fino in fondo. Ha concluso definendo il dibattito molto interessante e apprezzando anche il contributo critico delle opposizioni.

Dopo il Sindaco sono intervenuti, per una breve replica, l’assessore al Bilancio Palma – che ha ricordato come la scelta compiuta con la Napoli Servizi si inserisca nel solco della più ampia riorganizzazione delle partecipate rispetto alla quale un altro passaggio fondamentale è rappresentato dalla creazione della holding unica dei trasporti – e l’assessore Fucito, che ha risposto nel merito agli interrogativi sollevati dai consiglieri, soprattutto di opposizione, nel corso del dibattito, e ribadito lo spirito innovativo della delibera.

Il Presidente Pasquino ha quindi annunciato all’Aula la presentazione di  due mozioni, trentatre ordini del giorno e quarantatre emendamenti alla delibera. Sul punto, è intervenuto il consigliere Rinaldi che ha proposto una breve sospensione dei lavori per consentire ai capigruppo di lavorare ad una sintesi dei documenti presentati. Il consigliere Antonio Borriello ha richiamato, intervenuto sulla proposta, la necessità che l’eventuale accorpamento degli ordini del giorno non prescinda dalla pronuncia del parere di tutti i firmatari.

La proposta del consigliere Rinaldi è stata quindi approvata a maggioranza con l’astensione del presidente Pasquino e il voto contrario dei consiglieri Antonio Borriello, Guangi e Moretto.

Dopo una riunione dedicata dai Capigruppo, con gli assessori competenti, Palma e Fucito, ai numerosi documenti presentati dai consiglieri a conclusione del dibattito, il Consiglio, presieduto da Raimondo Pasquino, è ripreso alla presenza di 35 consiglieri.

E’ stata innanzitutto illustrata dal presidente della Commissione Patrimonio una mozione per l’istituzione di un osservatorio permanente, attraverso la Commissione stessa, per monitorare il lavoro svolto dalla società partecipata. Con parere favorevole dell’amministrazione, espresso dall’assessore al Patrimonio Fucito, la mozione è stata messa in votazione ed approvata a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri Antonio Borriello, Santoro e del presidente Pasquino. La seconda mozione, presentata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia, che, considerando improcrastinabile l’approvazione delle modifiche allo statuto della Napoli Servizi, chiede che contestualmente sia attivata una consultazione con le organizzazioni sindacali “per verificare l’attribuzione contrattuale da applicare alla nuova realtà aziendale”, è stata illustrata dal consigliere Moretto; la mozione, accolta una proposta di modifica dell’amministrazione, è stata accolta all’unanimità.

Sono stati quindi approvati alcuni ordini del giorno: il primo (contrassegnato con il n. 3), proposto dal gruppo IDV, teso ad escludere il ricorso a terzi nello svolgimento dei servizi, con alcune modifiche proposte dall’assessore Palma, è stato approvato all’unanimità; il secondo (contrassegnato con il n. 4), sempre proposto da IDV, che impegna a definire la pianta organica di Napoli Servizi, da redigere in relazione a tutte le categorie di attività e servizi (sia nuovi che in essere) e impegna l’amministrazione a riesaminare le spettanze di quadri e dirigenti, respinta a maggioranza una proposta di modifica del consigliere Antonio Borriello, è stato approvato a maggioranza, astenuti il presidente Pasquino e il consigliere Antonio Borriello; il terzo ordine del giorno (contrassegnato con il n. 5), con primo firmatario Antonio Borriello, con l’impegno a tenere relazioni trimestrali al Consiglio sull’attuazione dell’internalizzazione, dopo una modifica proposta dall’assessore Palma, è stato approvato all’unanimità.

Gli ordini del giorno dal 6 al 32 – tutti presentati dal gruppo Fratelli d’Italia – accolti dall’amministrazione nella sostanza, sono stati ritirati dal consigliere Moretto, così come è stato ritirato un altro ordine del giorno presentato dal consigliere Nonno.

All’unanimità è stato approvato il quarto ordine del giorno (contrassegnato dal n. 34), presentato da IDV, accolte alcune modifiche proposte dall’assessore Fucito; il documento impegna il Sindaco e l’assessore al ramo alla riorganizzazione e rafforzamento degli uffici del Patrimonio sia sotto il profilo tecnico che amministrativo.

L’Aula ha quindi approvato numerosi emendamenti, compreso un emendamento tecnico presentato dal presidente della Commissione Bilancio Capasso.

E’ stata quindi posta in votazione la Delibera n. 476 di proposta al Consiglio. Dopo alcune dichiarazioni di voto dei consiglieri, in particolare di Santoro, Moretto, Antonio Borriello, la delibera è stata approvata a maggioranza con il voto a favore dei gruppi che sostengono la Giunta e dei gruppi PD e Ricostruzione Democratica (con il voto contrario di Santoro, l’astensione del presidente Pasquino e la non partecipazione al voto dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Moretto e Nonno).

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