Lunghi applausi e sala piena alla Mostra d’Oltremare di Napoli per l’intervento del sindaco Luigi De Magistris al congresso nazionale di Rifondazione Comunista. De Magistris ha lanciato un appello forte alla sinistra affinche’ ”non si divida” e non faccia l’errore di ”considerare chi sta fuori dai partiti come antipolitica, perche’ invece se ci uniamo vinceremo”.

Il sindaco di Napoli ha detto di ”sentirsi a casa” con i delegati nazionali di Rifondazione. ”Mi sento culturalmente a casa – ha detto De Magistris – perche’ vengo da una tradizione comunista che mi ha formato sin da ragazzo, anche se non ho fatto politica perche’ ho fatto poi il magistrato” e ha ringraziato il partito e il segretario Ferrero ”che ha creduto in me sin dall’inizio dell’avventura delle elezioni amministrative” e che ora ”dimostra con me che le cose che ci diciamo nei comizi, nelle discussioni pubbliche, poi possono diventare metodo di governo, come accaduto con la trasformazione della societa’ per azioni dell’acqua a Napoli in Acqua Bene Comune”, ha ricordato De Magistris facendosi poi passare un bicchiere d’acqua di fontana presa dalle brocche sui tavoli del palco di Rifondazione. Il sindaco di Napoli ha quindi rilanciato l’alleanza anche per il futuro dicendosi ”convinto che insieme faremo una strada lunga che un domani ci condurra’ a portare i beni comuni al governo del paese”. Nel suo discorso De Magistris ha anche invitato il governo Monti ”a cancellare tutte le leggi ad personam approvate in questi anni”, chiedendo che nella manovra vengano inserite anche ”tasse sui capitali scudati e sulle transazioni finanziarie”. Alla seconda giornata del congresso di Rifondazione a Napoli sono intervenuti, tra gli altri, anche il senatore Luigi Zanda, membro della direzione nazionale del Pd, e l’ex segretario generale della Fiom Giorgio Cremaschi. Assente, invece, il leader di Sel e governatore della Puglia Nichi Vendola. Domani si conclude il congresso con le votazioni per il segretario generale: Ferrero, il cui documento e’ stato votato oltre l’81% dei delegati, dovrebbe essere rieletto per un secondo mandato.

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