La richiesta alla Cgil di uno sciopero generale come risposta immediata alla manovra di Monti, la difesa della propria identità partitica, ma “senza essere settari”, ed un appello a tutte le forze della sinistra, “cuore dell’ opposizione alla costituente Terza Repubblica”. Così Paolo Ferrero, riconfermato alla segreteria, ha chiuso a Napoli, l’ottavo congresso del Partito della Rifondazione Comunista. La manovra del governo è “una stangata pazzesca” – ha detto Ferrero – le politiche di Monti portano l’Italia al default, questa manovra è peggio di quella che avrebbe potuto fare Berlusconi”.

Ferrero ha parlato per oltre un’ora nella replica ad una platea di circa 800 tra delegati e militanti riuniti al teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. “Deve partire un’ opposizione netta alle politiche della Bce e al direttorio della Merkel – ha detto – dobbiamo usare il ‘to big to fail’ per obbligare la Germania a cambiare le sue politiche e dire con chiarezza che il Governo italiano non paga il debito delle banche tedesche”. “La classe dirigente fatta di tecnocrati – ha aggiunto il segretario di Rifondazione comunista – ha spostato le decisioni lontano dall’Italia, determinando una sospensione della democrazia, che va ricostruita dal basso, sul modello di quanto accaduto a Napoli con le ultime amministrative ed intercettando le istanze dei movimenti come Occupy Wall Street”. Ferrero ha rilanciato l’appello all’unità di tutte le forze della sinistra. Non solo a Vendola, che ha declinato l’invito al congresso, ma anche alle forze che sono fuori dalla Federazione della sinistra , che potranno cominciare a discutere negli “Stati generali dell’opposizione”, in programma a gennaio. Verso il Pd, “partito che ha scelto di entrare nella maggioranza, proponiamo posizioni nette ma non settarismo”, ha annunciato. “Alzare un muro con il Pd e dire che loro sono al di là della barricata giova a Veltroni. Invece dobbiamo favorire il traffico dal Pd verso di noi”. No ribadito all’ attuale legge elettorale. “E’ fatta per garantire il sistema bipolare, e” un coltello puntato alla nostra gola e dobbiamo evitare di essere sgozzati”.

La nuova segreteria nazionale del partito della Rifondazione Comunista, eletta dall’ Ottavo Congresso Nazionale, è composta da Paolo Ferrero, riconfermato segretario, Irene Bregola, Roberta Fantozzi, Marco Gelmini, Claudio Grassi, Gianluigi Pegolo, Rosa Rinaldi, Augusto Rocchi e dal tesoriere Mimmo Caporusso.

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