“Le vicende verificatesi a Quarto sono molto significative e perciò di interesse delle istituzioni e dell’opinione pubblica, non diversamente da quanto avviene in altre zone d’Italia. E’ doveroso ricordare che quella di oggi deve essere occasione di conoscenza senza escludere che il metodo di lavoro possa allargarsi a molte altre situazioni che riteniamo importante indagare. La lotta alla mafia non sia considerata come mezzo di lotta politica o partitica, strumentalizzabile secondo le contingenza. Spero che quelle stagioni appartengano ormai al passato”. Con queste parole la presente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi ha aperto l’audizione del sindaco di Quarto Rosa Capuozzo. “Le classi dirigenti consolidino la consapevolezza di analisi che permetta a tutti di riconoscere e contrastare l’organizzazione criminale. L’azione delle mafie è intrisa di reti di relazione, nessuna si senta escluso, nessuno è escluso dall’interesse delle mafie, tutti vogliano combatterla”. Bindi ha chiarito che l’audizione rientra nei compiti della commissione anche sul rapporto tra mafia e politica tanto piu’ che Quarto era stato sciolto nel 2012 e affidato alla Commissione straordinaria in quanto erano stati accertati condizionamenti da parte della criminalità. Al termine della gestione commissariale c’è stata la consultazione elettorale in cui molte liste sono state escluse per irregolarità formali. “Nella scorsa riunione nell’ufficio di presidenza su richiesta dei rappresentanti di tutte le forze politiche si è convenuto sull’opportunità di convocare il sindaco Capuozzo che ringrazio per la sua disponibilità. Il sindaco allo stato non risulta indagata bensì persona offesa di uno dei reati contestati a De Robbio per tentata estorsione aggravata e continuata”, ha concluso Bindi che ha rivolto un ringraziamento agli uffici della procura della Repubblica di Napoli.