La I Commissione consiliare permanente, presieduta da Angelo Marino (Caldoro Presidente), ha approvato all’unanimità tre delibere consiliari volte a proporre nuovamente il referendum abrogativo della legge, su iniziativa dell’allora Governo Monti, cosiddetta “taglia-tribunali” che ha investito anche la Campania con la soppressione di tribunali, numerose sezioni distaccate e uffici dei giudici di pace. L’obiettivo delle delibere è quello di superare la bocciatura, disposta dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 12 del 15 gennaio 2014, del precedente quesito referendario proposto, a norma costituzionale, da cinque Consigli regionali, guidati dalla Regione Abruzzo, come capofila, tra cui la Campania, che ha aderito all’iniziativa con delibera approvata all’unanimità il 1° settembre 2013. Partendo dalla motivazione della sentenza, basata sul pericolo di paralisi dell’ordinamento giudiziario italiano in caso di abrogazione tout court della legge, dato che il quesito non avrebbe consentito al cittadino di esprimere, con il voto, un giudizio diversificato circa le sedi giudiziarie da sopprimere, la Regione Abruzzo, insieme con le altre regioni che hanno già condiviso l’iniziativa, ha intrapreso il percorso di tre nuove proposte di delibere consiliari finalizzate a restringere l’abrogazione della normativa (articolo 1, comma 1 del Decreto Legislativo 155 del 07 settembre 2012, come modificato dall’articolo 1 del decreto legislativo 14 del 19 febbraio 2014”) ai tribunali e alle strutture giudiziarie dei territori di competenza. Le deliberazioni, che dovranno essere sottoposte all’esame del Consiglio con relativa indicazione di un delegato effettivo e di un supplente, saranno poi depositate in Cassazione entro il 24 luglio prossimo per la valutazione di ammissibilità. Positivo il commento del Presidente della Commissione Angelo Marino (Caldoro Presidente) per il quale “la partita della difesa del diritto alla giustizia, per la quale siamo scesi tutti in campo come forze politiche insieme con l’avvocatura napoletana e campana, è ancora tutta aperta e auspichiamo che, stavolta, i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi su questa legge che li priva dell’accesso a un diritto essenziale” e del componente Donato Pica (Pd), già presentatore di una proposta di legge per l’abrogazione del “taglia-tribunali”: “questa legge ha già prodotto e sta producendo danni ingenti ai campani e ai nostri territori in termini di confusione nella organizzazione giudiziaria e di difficoltà nell’accesso ad un sistema della giustizia già gravemente in difficoltà e bisognoso di una riforma sostanziale. L’auspicio è che questi nuovi quesiti referendari possano non solo cancellare un taglio indiscriminato e ingiusto di tribunali sul nostro territorio ma anche aprire finalmente ad un percorso di riforme che dia agli italiani e ai campani un sistema giudiziario all’altezza di un Paese europeo”.

 

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