“Valutiamo positivamente l’incontro avuto coi commissari Polimeni e D’Amario, con i quali ci siamo confrontati a lungo, e ci auguriamo che le proposte del M5S per migliorare la situazione critica della nostra sanità possano essere accolte. C’è chi nasconde le proprie responsabilità dietro le polemiche e chi, pur stando all’opposizione, si assume la responsabilità di fare proposte concrete”. E’ il commento di Valeria Ciarambino, capogruppo del M5S, che lunedì sera insieme ai consiglieri Maria Muscarà e Luigi Cirillo, ha incontrato i commissari alla sanità. “Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità su tante scelte del piano ospedaliero – continua Ciarambino – e soprattutto riguardo alla modalità con cui i direttori generali nominati da De Luca stanno procedendo ad attuarlo, chiudendo ospedali e reparti senza aver prima aperto gli analoghi servizi previsti dal piano, creando così una gravissima riduzione dell’offerta sanitaria”. “E’ il caso del polo materno-infantile dell’ospedale Annunziata – spiega la capogruppo – chiuso senza aver prima aperto i reparti previsti al Loreto Mare e al San Giovanni Bosco, che sta costringendo gli abitanti del centro storico a portare i loro bambini al Santobono, dove oramai vengono ricoverati su barelle e passeggini. O dell’ospedale San Gennaro, i cui pazienti vanno ora ad affollare i vari Loreto Mare, San Paolo, Vecchio Pellegrini, che già scoppiano”. “Questo modo di procedere è folle, se la Campania fa ancora parte di un Paese civile quello che sta accadendo nei nostri ospedali non è più tollerabile” – attacca Ciarambino, che aggiunge: “per questa ragione abbiamo chiesto ai commissari di rafforzare la loro azione di controllo sulle modalità di attuazione del piano, di rivedere queste chiusure scellerate e di predisporre un cronoprogramma delle aperture e delle chiusure: nessun ospedale va chiuso o depotenziato se prima non si è garantita l’attivazione delle nuove strutture previste. Questa proposta di buon senso era già contenuta in un nostro emendamento alla legge di stabilità, che De Luca e la sua maggioranza hanno bocciato”. E, con riferimento alla situazione dei pronto soccorso napoletani, Ciarambino spiega: “non è possibile che tutto è fermo, che non si installa neppure una Tac al Loreto Mare o non si compra un ecografo per il pronto soccorso perchè tutte le energie sono orientate all’apertura dell’Ospedale del Mare, il più grande palcoscenico di passerelle politiche. E intanto la gente muore”. “Abbiamo chiesto con forza ai commissari di potenziare la rete dell’emergenza-urgenza – dichiara la capogruppo del M5S illustrando alcune delle richieste rivolte ai commissari – la prima cosa da fare è aprire i pronto soccorso nei Policlinici universitari. Mentre il pronto soccorso del Cardarelli scoppia, al II° Policlinico si trasferiscono pazienti già stabilizzati, occupando ambulanze e personale sanitario per i trasferimenti. Ma perchè non prevedere un pronto soccorso direttamente al Policlinico? Quali interessi si devono difendere? Non esiste in Italia un solo altro caso del genere. Ci aspettiamo che i commissari si assumano questa responsabilità. E che accolgano anche la proposta di riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Pollena Trocchia, visto che quello di Nola da solo è evidentemente inadeguato per una popolazione di 600mila abitanti”. “ L’incontro – conclude Ciarambino – è aggiornato alla prossima settimana” .
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