Sandro Ruotolo vince le elezioni suppletive nel collegio uninominale Napoli 7. Dopo la morte di Franco Ortolani, in uno scenario quasi spettrale, con i seggi deserti e l’affluenza ferma al 9,52%, meno di un elettore su dieci s’è recato al voto nei quartieri di Arenella, Barra, Miano, Piscinola-Marianella, Poggioreale, Ponticelli, San Carlo, San Giovanni a Teduccio, San Pietro a Patierno, Scampia, Secondigliano, Vicaria e Vomero. Cinque i candidati in campo: Giuseppe Aragno di Potere al Popolo, l’alfiere del centrodestra Salvatore Guangi, il civico Riccardo Guarino con il suo Rinascimento partenopeo, il portavoce M5S Luigi Napolitano e il giornalista sostenuto dal Pd, dal movimento demA che fa capo al sindaco de Magistris e da un pezzo della sinistra.

E proprio Ruotolo è il vincitore della tornata elettorale: il candidato della sinistra, infatti, comanda con il 48,45% davanti a Guangi (24,06%) e a Napolitano (23,23%). «Era una suppletiva, c’è stato il panico del coronavirus e c’è stato il carnevale. Questo risultato è straordinario, la sinistra in questo collegio partiva dal 20%», è il primo commento a caldo del neo senatore. Un occhio al presente e uno al futuro, alle elezioni regionali che si terranno in primavera: «Insieme abbiamo vinto – spiega Ruotolo mentre intorno intonano Bella Ciao alla Domus Ars nel centro storico di Napoli – e quindi sarà difficile per il futuro non tener conto di questo. Attenzione però, non abbiamo risolto tutti i nmostri problemi. Con questo risultato la sinistra dovrà impegnarsi e occuparsi delle persone, delle comunità, delle periferie che sono state totalmente abbandonate. Dobbiamo chiedere al governo un piano per le periferie per il Mezzogiorno».

 

 

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