NAPOLI – “Tutti i lavoratori della società partecipata Tess Costa del Vesuvio devono avere le stesse attenzioni e le stesse garanzie di ricollocazione. Non ci devono essere pratiche spartitorie sul destino delle persone”. Lo ha sottolineato, in una nota, Nicola Caputo, consigliere regionale (Pd) e presidente della Commissione Trasparenza a margine dell’audizione sulla società partecipata Tess Costa del Vesuvio a cui ha partecipato il commissario liquidatore, Giuseppe Catenacci.
“La Tess dal 30 gennaio 2012 è una società in liquidazione, era nata – spiega Caputo – per promuovere e favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio. Oggi, al di là delle modalità di reclutamento del personale effettuato in anni passati, reclutamento che avrebbe dovuto essere sottoposto a controlli più esigenti da parte della Regione, c’é la necessità che la Giunta regionale si preoccupi per il destino dei 28 lavoratori Tess dopo che il commissario liquidatore ne ha annunciato la messa in mobilità”. “La società è a totale partecipazione pubblica – continua – 51% Regione Campania e il resto diviso tra i comuni di Ercolano, Portici Torre Annunziata e Invitalia. Si tratta di una situazione molto critica, tutti i nodi sono venuti al pettine dopo il fallimento di ogni tentativo di salvare questa esperienza. Ora bisogna vigilare perché non ci siano, anche nella fase di liquidazione, discriminazioni”. “Il destino dei lavoratori non deve essere messo nelle mani dei tatticismi della politica – precisa Caputo – Ogni dipendente della Tess come di ogni altra società partecipata deve essere trattato con lo stesso metro. Va individuato un percorso lineare e trasparente per assicurare, se possibile, una ricollocazione ai lavoratori della società in liquidazione”. “Non sarà consentito – conclude Caputo – fare discriminazioni tra chi ha santi in paradiso e chi no. Non sarà consentito perpetuare vecchie pratiche spartitorie a danno dei lavoratori e dei cittadini campani”.