«Tra pochi giorni saranno sei mesi esatti dall’interruzione della linea ferroviaria che collega Napoli a Salerno, vale a dire il Nord con il Sud Italia. E’ davvero inaccettabile». Lo dichiara in una nota Mario Casillo, consigliere regionale del Pd, e membro della IV Commissione consiliare ai Trasporti.

«A coloro che si sono fossero distratti nel marasma delle notizie negative che affiggono la nostra regione – continua Casillo – ricordo che lo scorso 5 febbraio un muro della settecentesca Villa d’Elbouf a Portici, che sorge a ridosso della linea ferroviaria, è franato sui binari causandone l’interruzione. Da allora alcune stazioni, tra le quali quelle di San Giorgio, Portici e Torre del Greco, sono inutilizzabili creando ulteriori disagi che si aggiungono a quelli già causati dai disservizi della Circumvesuviana.

Il guaio più grosso – osserva ancora Casillo – è che sono ben cinque i soggetti coinvolti in questa vicenda quasi surreale: la società proprietaria dell’immobile, il Comune di Portici, le Ferrovie dello Stato, la Regione Campania e la Soprintendenza. Insomma, la cosa peggiore per un problema che, nell’interesse dei numerosi viaggiatori pendolari, necessitava di essere risolto al massimo nel giro di un mese. Della conferenza tra i cinque enti svoltasi il 19 giugno scorso, non si hanno ancora notizie né siamo nelle condizioni di capire quando, tra i veti incrociati, si procederà alla messa in sicurezza della villa con la conseguente riattivazione della tratta ferrovia. Intanto il servizio sostitutivo automobilistico, da Napoli a Torre Annunziata, continua a drenare risorse, ma i pullman, dovendo attraversare i centri urbani, viaggiano quasi sempre vuoti. All’assessore Vetrella, che promette un futuro radioso per il trasporlo pubblico locale, chiediamo intanto di adoperarsi per sbloccare un vicenda che solo in paese anomalo come in l’Italia può durare così  tanto. Altro che tempi europei».

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