AVERSA – Discussa nel pomeriggio di oggi alla Camera un’interpellanza firmata dalla deputata del Partito Democratico Giovanna Palma e altri 33 onorevoli in cui venivano chiesti chiarimenti sull’allocazione del Tribunale di Napoli Nord ad Aversa. Una scelta criticata dalla deputata giuglianese a cui il governo ha risposto con il sottosegretario Cosimo Maria Ferri. Il sottosegretario ha evidenziato il percorso che ha portato il governo a scegliere Aversa. Qui il comune ha messo a disposizione sedi e fatto tutti gli sforzi per andare incontro alle esigenze della giustizia a differenza del comune di Giugliano che in 13 anni non ha fatto nulla per aprire un tribunale istituito nel 1999.

Ecco il resoconto stenografico:

 

 

(Problematiche riguardanti la localizzazione del tribunale di Napoli nord – n. 2-00178)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza urgente Palma ed altri n. 2-00178, concernente problematiche riguardanti la localizzazione del tribunale di Napoli nord (Vedi l’allegato A – Interpellanze urgenti). 
Chiedo alla deputata Giovanna Palma se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

GIOVANNA PALMA. Signor Presidente, intendo illustrarla. Con questa interpellanza noi oggi intendiamo riportare all’attenzione del Governo un tema, a mio parere, trattato con troppa fretta e senza il dovuto approfondimento. Non si tratta, come si potrebbe immaginare, della complessa e articolata materia dei tribunali soppressi, che pure sta attraversando il Paese con un’ondata di malessere, proteste ed insofferenza. 
Non intendo, infatti, in questa sede e ora, mettere in discussione il provvedimento assunto nel 2012 con il decreto legislativo n. 155, che ha ridisegnato la mappa giudiziaria in Italia. È un atto ormai compiuto, su cui è legittimo avere opinioni diverse, su cui montano nel Paese le polemiche, ma su cui il Governo è stato chiaro, dicendo che si va avanti. 
Sarebbe, quindi, inutile da parte mia insistere su questo. Invece, l’interpellanza che illustro fa riferimento a quello che io continuo ancora a chiamare, in maniera ostinata, il «tribunale di Giugliano in Campania», un tribunale di nuova istituzione che si è scelto di localizzare ad Aversa. Ho già illustrato un’interpellanza in questo senso, su cui la risposta, in verità, non è stata esauriente e convincente. 
Torno sull’argomento perché, a mio parere, ci sono nuovi elementi di cui discutere e su cui, sono certa, il Governo vorrà fare una riflessione. Il tribunale di nuova costituzione accorpa la competenza di una serie di comuni che attualmente afferiscono al tribunale di Napoli e al tribunale di Santa Maria Capua Vetere e che ad oggi formalmente formano una nuova sede giudiziaria. Sulla carta tale nuovo tribunale viene denominato Napoli nord, ma viene curiosamente allocato a Caserta sud. Localizzare il tribunale di Napoli nord in provincia di Caserta mi sembra una scelta un po’originale, decisamente singolare, quasi un paradosso. Il mandamento su cui avrà competenza il nuovo tribunale di Napoli nord conta poco meno che un milione di abitanti. La stragrande maggioranza di essi è residente in vari comuni della provincia di Napoli, che annovera cittadine molto popolose come Giugliano (terza città della Campania, con circa certo 20 mila abitanti, primo comune d’Italia), Marano (60 mila abitanti), Afragola (che ne sfiora i 63 mila), Frattamaggiore (30 mila abitanti) e tutta una serie di comuni limitrofi. I comuni dell’area casertana che affluiscono nel nuovo tribunale di Napoli nord sono invece di dimensioni piccole, e direi quasi ridotte al minimo. Appare evidente quindi che localizzare il tribunale di Napoli nord in provincia di Caserta, costringerà la stragrande maggioranza dell’utenza ad enormi disagi legati a spostamenti e a vari problemi logistici. Meglio sarebbe stato, a parere degli scriventi, che il tribunale di Napoli nord fosse localizzato nella sua destinazione originaria, che è quella di Giugliano in Campania, una destinazione che è stata individuata il 3 dicembre 1999 con il decreto legislativo n. 491 che istituiva appunto il tribunale di Giugliano, mai aperto. Con il decreto n. 155, il tribunale di Giugliano in Campania muta semplicemente la sua denominazione, viene nominato tribunale di Napoli nord. In nessun atto però, con il cambio di denominazione e con una diversa mappatura, si decide che questo presidio debba essere localizzato ad Aversa, cioè Caserta Sud. La scelta quindi, a mio parere, come si spiega nell’interpellanza, contravviene ad una ben precisa disposizione di legge. Non risulta agli interroganti, infatti, l’esistenza di documenti ufficiali a contenuto normativo nei quali venga individuata la diversa ed inopinata destinazione di Aversa del nuovo tribunale di Napoli nord. L’intenzione del legislatore era chiarissima: localizzava il secondo tribunale di Napoli nell’area metropolitana del medesimo capoluogo regionale, specificatamente nel comune di Giugliano in Campania, non certo a Caserta sud. Le ragioni sono ovvie. Alcune le ho elencate e riguardano la mappa territoriale, il numero degli abitanti e la conformazione dei comuni. Mi sembra francamente singolare che si assuma un cambiamento di questa natura con una decisione del Ministro assunta unilateralmente, senza concertazione, senza interventi normativi, ma con una sorta di «dietro le quinte» senza alcun atto ufficiale. 
In ragione di questa premessa con l’atto ispettivo che illustro, chiediamo al Governo con quale atto ufficiale è stata assunta la decisione di stravolgere la voluntas legis, localizzando il tribunale di Napoli nord, anziché a Giugliano, ad Aversa in provincia di Caserta, e se non sia necessario, prima di dare corso a questa oscura determinazione – a parere di chi scrive, palesemente illegittima ed assunta in violazione di legge – dotarsi appunto, di uno strumento normativo avente forza di legge, non prima di aver compiuto un’adeguata ed approfondita indagine ed adottato una convincente motivazione che valga a scongiurare il ragionevole sospetto di un «colpo di mano» in danno della città di Giugliano in Campania.

PRESIDENTE. Il Sottosegretario di Stato per la giustizia, Cosimo Maria Ferri, ha facoltà di rispondere.

COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, ringrazio l’onorevole Palma e do atto dell’impegno che il deputato ha messo nell’affrontare questa questione, che segue da diverso tempo evidenziando al nostro Ministero le varie criticità sempre in modo costruttivo. Occorre però guardarci negli occhi e assumerci ciascuno le proprie responsabilità e rispondere ad un quesito, a una domanda che dobbiamo farci. Napoli nord deve partire, proprio oggi è la data che è stata stabilita, il 13 settembre.

Il Consiglio superiore della magistratura ha già pubblicato i posti, sta cercando di reclutare i magistrati, perché anche in questo ci sono stati dei problemi. Però è tutto pronto, o meglio in parte, perché poi ci saranno dei problemi che il Ministero sta cercando di risolvere. Oggi cambiare la sede o trovare una soluzione diversa è impossibile, perché l’unica soluzione era quella di prorogare l’entrata in vigore dell’ufficio giudiziario. 
Non dimentichiamoci che c’è stata già nel passato un’esperienza negativa, che è quella del tribunale e della procura di Giugliano, dove addirittura il Consiglio superiore della magistratura aveva già nominato il presidente e il procuratore della Repubblica e poi questi uffici giudiziari mai sono partiti. Quindi, penso che sia importante – e davvero faccio un appello alla responsabilità e all’impegno anche dell’onorevole Palma – partire. È importante che Napoli nord funzioni, che si inizi questa attività giudiziaria anche in quel circondario e che la giustizia funzioni, sia quella civile che quella penale, perché questo chiedono i cittadini sia al Parlamento che al Governo. 
Debbo però ricostruire la storia, per far capire quale è stata la scelta del Ministro – che poi non è questo Ministro, ma quello precedente – di individuare la sede di Napoli nord nella città di Aversa. La decisione di localizzare il tribunale ad Aversa è maturata a seguito di una serie di contatti con i sindaci dei diversi comuni, ove erano collocate le sedi distaccate soppresse (parlo di Aversa, Afragola, Casoria, Frattamaggiore e Marano), facenti parti del nuovo circondario del tribunale di Napoli Nord. 
All’esito di tali contatti è emersa quale unica possibile collocazione del Tribunale – in grado di consentire l’avvio nei tempi previsti della nuova sede giudiziaria, con un concreto risparmio di spesa – quella presso l’immobile denominato «Castello Aragonese» di Aversa. 
Si tratta di un immobile già interamente ristrutturato, in quanto destinato a sede della Scuola di formazione della polizia penitenziaria, e, dunque, già nella diretta disponibilità del Ministero della giustizia. In tale sede sono stati già completati i sistemi informatici dell’area civile e penale con le relative postazioni di lavoro informatizzate. Inoltre, il comune di Aversa ha già provveduto alle dotazioni di telefonia ed alle opere edili di adattamento, opere di minima entità ed eseguite in economia. Si consideri anche che, in una parte della struttura, sono già da tempo operativi gli uffici della soppressa sezione distaccata di Aversa, il che evidentemente consentirà una ancora più agevole entrata in funzione del nuovo tribunale. Quanto agli arredi, la gran parte sono stati recuperati dalle soppresse sezioni distaccate dei tribunali di Napoli e di Santa Maria Capua Vetere e, per la restante parte, è stata già sostenuta una spesa ampiamente inferiore a 100.000 euro. 
Inoltre, per il nuovo tribunale è previsto anche l’utilizzo di altri due immobili, poco distanti dal Castello Aragonese, uno dei quali (destinato ad archivio), di proprietà del comune di Aversa, è attualmente tra l’altro inutilizzato e non necessita di opere di ristrutturazione, mentre l’altro sarà completato nell’arco dei prossimi 18-24 mesi a cura e a spese del comune di Aversa. 
Quanto al comune di Giugliano, non è stata possibile la localizzazione del tribunale di Napoli nord in tale territorio, in quanto, ad oltre tredici anni dalla formale istituzione del tribunale di Giugliano – peraltro con una competenza territoriale ed un bacino di utenza sensibilmente inferiori rispetto alle dimensioni dell’attuale tribunale di Napoli Nord –, il comune non è stato in grado di reperire una sede adeguata e che presentasse almeno analoghi vantaggi rispetto a quelli poc’anzi evidenziati a proposito della sede di Aversa. 
Per ciò che concerne i paventati disagi per la popolazione dovuti alla collocazione del nuovo ufficio giudiziario ad Aversa, piuttosto che a Giugliano, le perplessità prospettate risultano fortemente ridimensionate dal fatto che la distanza tra i due comuni appare assolutamente esigua, essendo, come è noto, di appena 6 chilometri. 
Quanto poi alla collocazione geografica del nuovo tribunale nella provincia di Caserta, va considerato che la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari non è dipendente dall’assetto amministrativo del territorio stesso (in particolare da quello delle province), essendo invece basata sul sistema dei distretti di Corte di appello e dei circondari di tribunale, oltre che dei circoli per le Corti di assise, sistema che è organizzato su criteri di efficienza ed ottimizzazione delle risorse – anche materiali – disponibili, diversi da quelli (anche politici e di rappresentanza democratica) valevoli per le province.
Inoltre, la norma primaria ha previsto l’elenco dei comuni costituenti il circondario del tribunale di Napoli nord (di gran lunga maggiori di quelli ricadenti nella giurisdizione del tribunale di Giugliano), tra i quali è appunto compreso quello di Aversa, dove, per le ragioni esposte e nell’esercizio delle potestà organizzative ministeriali, è stata costituita la nuova sede giudiziaria. 
Segnalo, infine, anche che il Ministero ha già fissato, con il decreto ministeriale 25 aprile 2013, le dotazioni organiche del personale amministrativo necessario per il nuovo ufficio giudiziario; ha, inoltre, già provveduto ad espletare le relative procedure per il trasferimento del predetto personale nei nuovi uffici giudiziari. In particolare, il 14 settembre assumeranno servizio presso il tribunale quarantaquattro unità di personale e presso l’ufficio NEP trentasette unità di personale. In aggiunta, sono stati anche interpellati coloro che formalmente risultavano trasferiti presso il tribunale che si voleva istituire a Giugliano e, tra costoro, e con il loro consenso, verranno destinate altre undici unità al nuovo tribunale, tre all’UNEP e cinque alla procura. Inoltre, a seguito di un bando interno pubblicato il 30 luglio scorso, sono in corso di svolgimento anche le procedure per il trasferimento di ulteriore personale amministrativo, in particolare si tratta di sessantasette unità per il tribunale, una per l’UNEP e quarantacinque per la procura. 
Concludo, quindi, ribadendo che, allo stato, non può che essere confermata la scelta del Ministero di localizzare ad Aversa il nuovo tribunale, fermo restando, comunque, l’impegno del Governo, ribadito dal Ministro nella sua informativa al Senato dello scorso 11 settembre, a seguire costantemente gli effetti della riforma e a valutare nel prossimo futuro l’eventuale necessità di interventi correttivi entro i limiti previsti dalla legge delega, tenendo nel massimo conto i contributi che vorranno fornire le forze politiche e tutti i soggetti interessati. 
Aggiungo, davvero, chiedendo anche all’onorevole Palma di aiutare il Ministero della giustizia a far funzionare questa nuova sede giudiziaria, a migliorarla e a farla partire, perché penso che in questo momento sia importante che in quel territorio vi sia una nuova sede giudiziaria, che da tredici anni quel territorio aspettava, e oggi fermarla non era davvero conveniente.

Sono contento che sia presente il Viceministro Fassina, perché, nel segnalare i risparmi in termini di costo che sono stati indicati in questa risposta che ho cercato di dare, in una sede che era già pronta possono esserci problemi di funzionalità. Il Ministro ha avuto la sensibilità, nei giorni scorsi, di riunire e di convocare sia il procuratore generale della Corte d’appello, che il presidente della Corte d’appello di Napoli, di capire le criticità, che sicuramente ci sono – e in più occasioni, anche la stampa, l’onorevole Palma giustamente le segnalate – e quindi cerchiamo di intervenire per far sì che questa sede parta. È una sede che, comunque, è di proprietà dell’Amministrazione, quindi del nostro Ministero, e, allo stato, dopo quella riunione con tutti i sindaci, era stata individuata come la sede più idonea. 
Rimaniamo disponibili a valutare e a intervenire di fronte a qualsiasi disfunzione e a qualsiasi criticità, perché è giusto che sia i lavoratori, che i professionisti – e parlo degli avvocati, dei consulenti, dei dipendenti comunque amministrativi, oltre che dei magistrati – abbiano la loro dignità, abbiano un luogo di lavoro consono e accessibile a tutti, così come i cittadini, che sono poi i nostri utenti e a cui dobbiamo guardare nel rendere un servizio di giustizia efficiente.

PRESIDENTE. La deputata Palma ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.

GIOVANNA PALMA. Signora Presidente, signor sottosegretario Ferri, intanto la ringrazio della risposta e della cortesia che da sempre dimostra, tuttavia, non posso, assolutamente, ritenermi soddisfatta. Anch’io sono contenta di avere in Aula il viceministro Fassina, per un semplice motivo; innanzitutto e in primo luogo le rispondo perché l’oggetto della mia interpellanza aveva solo ed esclusivamente un riferimento di carattere normativo: mi chiedevo, in qualità di cittadina del comune di Giugliano, come era possibile spostare la sede di un tribunale da una parte all’altra senza che ci fosse a monte un decreto. Ritengo, quindi, pertanto, e lo sottolineo, che questa per me rappresenta una scelta arbitraria, palesemente illegittima e veramente assunta in violazione di legge. Pertanto, ritengo che il comune di Giugliano sicuramente provvederà, nei prossimi giorni, ad avviare un ricorso nei confronti del Ministero. 
Per quanto riguarda l’aspetto economico voglio far presente anche al viceministro Fassina che è vero che il comune di Giugliano in tanti anni non si è adoperato nella costruzione di un tribunale di Giugliano, ma è anche vero che non è possibile far pagare alla mia generazione, a quella di tanti miei colleghi avvocati la possibilità di poter avere nel nostro territorio un tribunale; tra l’altro, i commissari che attualmente sono presenti – perché non tutti sanno che il mio comune è stato da pochi mesi sciolto per infiltrazione camorristica dal Ministro Cancellieri – hanno messo a disposizione la somma di 38 milioni di euro per la costruzione di una cittadella giudiziaria. Mi è stato risposto che era troppo tardi, che Giugliano aveva perso il treno e che l’unica opportunità per poter comunque dar corso a questa importante riforma – che rispetto, per carità – era necessario dover utilizzare questo Castello Aragonese che si trova ad Aversa. Ebbene, la sottoscritta, insieme al Ministro ombra, come lo definirei, il dottor Birritteri, insieme al procuratore capo Martusciello e al presidente Buonaiuto del tribunale di Napoli, ci siamo recati per una visita ispettiva in questo Castello Aragonese che rappresenta, a mio avviso, una brutta copia di quello che è stato l’antico Castel Capuano, sede del tribunale storico di Napoli. Si tratta di una villa, non ha nulla da offrire, non ha servizi; io personalmente, assumendomi la responsabilità, in qualità di parlamentare, di ciò che sto dicendo, sottolineo che in quel tribunale, in questa villa, non ci sono barriere architettoniche, non c’è il parcheggio per gli avvocati, mancano misure importanti di sicurezza, mancano porte antincendio, non ci sono ascensori e quei pochi che ci sono non funzionano, non esiste un percorso alternativo per i detenuti. 
Sapete dove opererà questo tribunale di Napoli nord ? Nella terra dei Casalesi, nella terra dei Mallardo che non sono i clan più importanti d’Italia, sono i clan più importanti a livello mondiale. Così, noi ci apprestiamo a celebrare questi processi in una semplice villa, non in quello che doveva essere veramente un fiore all’occhiello, doveva essere la risposta che il Governo, all’epoca, lo stesso legislatore, voleva dare alla città di Napoli, costruendo un tribunale che fosse, appunto, un vero e proprio fiore all’occhiello tra Napoli e Santa Maria Capua Vetere. Tutto questo non è accaduto; questa è la verità. 
Il Ministro dice che si tratta di un immobile interamente strutturato ? Non è assolutamente vero, saranno numerosi i costi che il comune di Aversa e lo stesso Ministero dovranno affrontare e noi saremo lì pronti ad osservare e sottolineare; soprattutto, tutto questo sarà oggetto delle prossime interpellanze parlamentari. Tuttavia, non soltanto il Ministro della giustizia non ha pensato di ascoltare me e tutti i deputati di Campania 1 di tutti i partiti che si sono opposti di fronte ad una scelta così scellerata, ma non ha ascoltato neanche il presidente del tribunale di Napoli, il dottor Alemi, il presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere; in particolare, il presidente Alemi, oggi, su tutti i giornali si è trovato costretto a chiudere le sezioni distaccate di Casoria, di Afragola, di Marano e della stessa Ischia perché si pretendeva, almeno così perveniva dalla circolare del Ministero, di utilizzare il personale amministrativo che oggi occupa queste sedi distaccate e trasferirlo ad Aversa. E i processi in corso ? E i 40 mila processi che attualmente si stanno celebrando in queste sezioni distaccate ? Bene, la risposta è questa: da lunedì è tutto bloccato; siamo praticamente nel caos. È il fallimento della giustizia. Non si poteva aspettare ? 
Non si poteva chiedere una proroga, magari di due anni, utilizzando al meglio e soprattutto preparando questo Castello Aragonese – se proprio si era così decisi ad utilizzare quel castello – per la sede del nuovo tribunale di Napoli nord ? Non si poteva dare al comune di Giugliano, città già di suo martoriata, la possibilità di poter rinascere, con la costruzione di una nuova cittadella giudiziaria ? In più, sottolineo come il comune si sia impegnato al punto tale da chiedere al Ministro anche di utilizzare immediatamente beni che sono stati sottratti alla criminalità organizzata, i beni Rea, ma neanche quello è stato concesso. Mi è stato detto che quel bene lo si utilizza come un carcere leggero. Non ho premure nei confronti di un carcere leggero, si chiedeva un tribunale, si chiedeva un presidio di giustizia. 
Per quanto riguarda l’aspetto logistico, giova in questo momento sottolineare a voi tutti – e mi dispiace se vi sto tediando a quest’ora – quanto geograficamente Giugliano sia stata scelta non solo perché si tratta di un comune grande per quanto riguarda il numero degli abitanti, ma perché Giugliano è un comune che si estende su un territorio di 94 chilometri quadrati. Questo vuol dire che ai confini di Giugliano c’è tutta la provincia di Napoli nord. È vero che Giugliano dista sei chilometri da Aversa, ma Afragola, Marano, Casoria, Grumo, Casal Nerino, Sant’Antimo, Qualiano, Villaricca ? Il Ministro tutto questo lo sa ? Sa che non ci sono infrastrutture per raggiungere questo piccolo Castello Aragonese nella città di Aversa, che praticamente è già di suo congestionata dal traffico, non ci sono infrastrutture e non c’è metropolitana ? Un cittadino di Afragola, che si deve recare presso la volontaria giurisdizione perché magari ha un figlio disabile e deve fare un certificato, come può andare al Castello Aragonese ? Tutto questo lo si è chiesto ? Tutto ciò riguarda un milione e mezzo di utenti. 
Infine, perché l’amarezza è tanta, non solo io non sono stata ascoltata, ma, ripeto, anche Alemi e Martusciello. Si sono chiuse le porte perché bisognava procedere. Allora, a questo punto vi dico che questi sono problemi inderogabili su cui i vertici napoletani del distretto hanno più volte insistito, chiedendo questa proroga. In sostanza, si sta partendo in fretta e in furia e senza adeguate attrezzature, tirando dentro al caos sia una vastissima utenza sia l’ampia platea di operatori della giustizia. Mi chiedo se non sarebbe stato il caso di riconoscere un stop, di darsi un tempo supplementare e di utilizzare questo tempo per mettere le strutture in condizione di lavorare meglio e in maniera più autonoma. 
Ci sarebbe stato così anche il modo di adeguare le strutture che il comune di Giugliano, come dicevo poc’anzi, poteva rendere subito disponibili, vale a dire il bene confiscato alla camorra nella disponibilità dell’ente e denominato complesso Rea, che con pochi interventi a carico del comune sarebbe stato subito disponibile. Ciò rappresenterebbe al contempo anche una risposta utile e un simbolo forte in questo momento nei confronti della lotta alla criminalità organizzata. Esistono, come si vede, sia ragioni di ordine logico, legate all’efficienza e al servizio, sia ragioni di ordine economico, per fermarsi e ripensarci. Mi auguro che ci sia ancora uno spazio per riflettere. Per quanto mi riguarda, continuerò, come vi dicevo, nelle prossime settimane, a verificare le evidenti mancanze della sede di Aversa e a segnalarle al Governo, per fare intendere con ancora maggior forza quanto sia sbagliata, oltre che scellerata la scelta, di allocare il tribunale di Napoli nord nel comune di Aversa.

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